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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Commemorazione della scomparsa del Sergente Pilota Ferruccio Serafini

Il 79° Anniversario dalla scomparsa in un combattimento aereo avvenuto il 22 luglio 1943

Il 51° Stormo dell’Aeronautica Militare e l’Amministrazione comunale di Falcade hanno  ricordato la memoria del Sergente pilota dell’Aeronautica Militare, Ferruccio Serafini, originario proprio di Falcade, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare e caduto in combattimento il 22 luglio 1943, a cui è intitolato il 51° Stormo di Istrana. Alla cerimonia erano presenti il Comandante, Col Nadir Ruzzon, con una rappresentanza delle donne e gli uomini del 51° Stormo, del vicesindaco di Falcade, dott. Alvise Luchetta e, per i familiari,  Sergio De Biasio, nipote della medaglia d’oro. La cerimonia ha toccato il suo momento più significativo quando il “picchetto” in armi ha reso gli onori militari a ricordo dell’estremo sacrificio dell’asso dell’aviazione e di tutti i caduti nell’adempimento del proprio dovere.

Il Colonnello Nadir Ruzzon ha rimarcato come la cerimonia sia stata un momento importante per condividere il ricordo dei nostri caduti, dei nostri eroi: “molti pensano, quando guardano a noi militari, che siamo protetti da un’ armatura speciale, ma siamo figli, siamo persone comuni che nel tempo maturano quell’amore, passione che nel momento della necessita’ ci consente di farci mettere da parte l’io e mettere gli altri prima di noi”. Il comandante ha poi aggiunto: “E’ così che una persona normale diventa straordinaria, un eroe. Quello che abbiamo oggi lo dobbiamo a coloro che ci hanno preceduto ed è nostro dovere ricordarlo, come in questa importante occasione”. Ha poi concluso condividendo con i presenti le toccanti parole della madre di Ferruccio Serafini , mentre si reca a visitare la tomba della Medaglia d’Oro e di suo fratello, Sten Andrea Serafini , anch’egli pilota durante la seconda guerra mondiale, accumunati dallo stesso destino.

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Storia

Originario di Falcade, Serafini si arruola nella Regia Aeronautica il 25 novembre 1939, e dopo aver frequentato le varie scuole di pilotaggio, viene assegnato al 51° Stormo con allora sede sull’Aeroporto di Ciampino a sud di Roma. Durante il secondo conflitto mondiale, il 155 Gruppo del 51° Stormo viene dislocato a difesa degli impianti e delle infrastrutture della Sardegna. Il giovane Ferruccio, ormai temprato nelle più ardue e dure battaglie aeree, si era fino ad allora distinto per il coraggio, l’aggressività e la decisione dimostrata in combattimento, offrendosi spesso volontario quando maggiore era il rischio, lottando fino ad esaurire l’ultima cartuccia prima di fare ritorno a terra.

Il 22 luglio del 1943, il Cielo di Sardegna fu da cornice di un accanito scontro che lo vide protagonista, nel quale “non pago del successo ottenuto con l’abbattimento di due incursori, uno sicuro e l’altro probabile, rimasto privo di munizionamento, si scagliava contro un terzo aereo avversario infrangendosi al suolo, in uno con esso nell’ultimo supremo olocausto” come recita la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Per il numero di rivendicazioni di abbattimento, il sergente pilota Ferruccio Serafini è considerato asso della caccia aerea italiana, e annoverato tra gli assi dell’Aeronautica Militare.

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