Jihad, cinque indagati in Veneto con l'accusa di terrorismo
L'inchiesta della Procura di Venezia ha portato a cinque uomini, sospettati di aver reclutato persone per raggiungere la Siria e l'Iraq
VENEZIA — Cinque uomini sono iscritti nel registro degli indagati in Veneto con l’accusa di terrorismo. Si tratterebbe di persone originarie dei Balcani e legate alla morte di Ismar Mesinovic, il bosniaco residente in provincia di Belluno che perse la vita durante un combattimento in Siria. Il fatto risale a diversi mesi fa. Il bosniaco, che aveva aderito alla Jihad, morì durante lo scontro.
Ora l’inchiesta della Procura di Venezia, condotta dai Ros, avrebbe portato a cinque uomini che sarebbero sospettati di essere vicini alla Jihad. Secondo l’inchiesta, si tratterebbe di persone che potrebbero già essersi occupate di reclutare altre persone per raggiungere l’Iraq e la Siria.
Già negli ultimi giorni il Ministero dell’Interno aveva lanciato un’allerta terrorismo. Proprio in Veneto gli investigatori avevano intensificato i controlli, anche in seguito all’espulsione dell’imam dalla moschea di San Donà di Piave, nel Veneziano. Nei giorni successivi diversi centri islamici erano stati passati al setaccio dalle forze dell’ordine.