La Cooperativa Castel Monte ha ottenuto il rating di legalità dall'autorità antitrust
La prima stelletta (++) è stata consegnata al presidente Giuseppe Possagnolo: "Esito di una trasparente politica dei diritti dei consumatori, utenti e cittadini, anche nel sociale"
MONTEBELLUNA Al presidente dell'impresa sociale cooperativa Castel Monte di Montebelluna, Giuseppe Possagnolo, è appena arrivato dall’Autorità Antitrust il riconoscimento della prima ‘stelletta’ del Rating di Legalità. Oltre a questo , l’Autorità ha riconosciuto alla Castel Monte anche due più (++) come requisiti premiali.
Il Rating di Legalità ha l'obiettivo di diffondere e introdurre nelle aziende dei principi etici e delle normative ed impegni contro la corruzione e la lotta alla mafie.
La Castel Monte è da anni impegnata, con comportamenti e politiche del lavoro e dell'impresa nel rispetto delle regole. Ha da tempo adottato un Codice Etico, e sta definendo il progetto operativo secondo la normativa 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori. Oltre a questo è in via di definizione l'adozione della white list, che certifica la filiera dei fornitori ai sensi della legislazione antimafia.
Questo è parte integrante del progetto di Responsabilità Sociale d'Impresa, da tempo adottato e praticato anche nella rendicontazione sociale. Inoltre, Castel Monte ha stretto un’alleanza con Libera (l’associazione contro le mafie presieduta da don Luigi Ciotti) e a Castelfranco Veneto, presso la propria fattoria sociale, propone i prodotti di Libera Terra, coltivati da cooperative sociali nei terreni espropriati alle mafie.
“Abbiamo adottato – spiega Giuseppe Possagnolo – una trasparente politica dei diritti dei consumatori, utenti e cittadini, anche nell'area del sociale (per le attività dell'accudimento delle persone) e del sanitario, adottando certificazioni di qualità, nell’impegno di dare cura e attenzione alle persone, tutelando soprattutto quelle che non sono in grado di occuparsi da soli dei propri diritti. La sua adesione alle associazioni di rappresentanza dell'impresa (Unindustria Treviso) e delle centrali cooperative, con accettazione degli impegni e protocolli antimafia e anticorruzione, certifica ulteriormente il nostro impegno per la legalità, che andrà continuare e ad essere sempre più incisivo”.