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Cronaca

Usufruiva di lavoratori in nero e non rispettava le norme sul Covid: stangata una 50enne

A finire nei guai una donna cinese titolare di una ditta di confezionamento e abbigliamento di Villorba. A Vittorio Veneto, invece, ad essere sanzionato è stato un 38enne di origini macedoni

I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso hanno proceduto, di concerto con militari del Comando Provinciale, ad una serie di verifiche e controlli congiunti sul territorio. A Villorba, nell’ambito delle verifiche delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 all’interno dei luoghi di lavoro, è stata deferita in stato di libertà e sanzionata amministrativamente una donna 50enne di origini cinesi, titolare di una ditta di confezionamento e abbigliamento per non aver rispettato i protocolli previsti. La straniera, in particolare, avrebbe occupato “in nero” 9 lavoratori (di cui 3 di nazionalità cinese, 3 di nazionalità pakistana e 3 del Bangladesh) sui 21 lavoratori impiegati. L’attività imprenditoriale è stata dunque immediatamente sospesa. E’ stato altresì verificato il mancato rispetto delle disposizioni di contenimento della diffusione epidemiologica per assenza di igienizzante ed informazione normativa Covid sulla gestione degli spazi comuni. Sono state perciò elevate, complessivamente, ammende pari ad € 11.960 e sanzioni amministrative pari ad € 34.400.

A Vittorio Veneto, invece, a conclusione di ispezioni, è stato deferito in stato di libertà un 38enne di origini macedoni, titolare di una ditta edile, in concorso con il suo consulente coneglianese, per aver assunto ed impiegato un lavoratore di nazionalità macedone con permesso di soggiorno per lavoro subordinato scaduto di validità, favorendo così la permanenza nello stato italiano di uno straniero che non aveva i requisiti di legge.

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