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Cronaca Selvana

Profughi all'hotel Carletto: la Lega Nord scende in strada, blitz dei centri sociali

Mattinata di proteste e tensioni a Selvana, dove gli esponenti della Lega Nord si sono dati appuntamento davanti alla struttura che dovrebbe ospitare un nuovo gruppo di profughi

TREVISO Il caso profughi nella Marca trevigiana diventa ogni giorno più problematico e così, dopo l'annuncio dell'arrivo di altri 138 migranti nella struttura abbandonata dell'ex hotel Carletto di Selvana, i consiglieri della Lega Nord hanno deciso di scendere in strada a manifestare.

L'appuntamento era per le ore 11 di sabato mattina, ma un blitz degli attivisti del centro sociale Django li ha anticipati. I ragazzi sono arrivati davanti all'albergo già di prima mattina e con fumogeni e striscioni hanno chiesto un'accoglienza dignitosa e sicura per i migranti pronti ad arrivare nella nostra provincia. Di parere totalmente opposto i partecipanti al sit-in della Lega Nord, capitanati dall'ex primo cittadino di Treviso Giancarlo Gentilini. Lo sceriffo ha subito dichiarato che la situazione di Selvana è destinata a trasformarsi in un caso disastroso per il Comune. Dello stesso parere il segretario regionale della Lega Nord Gianantonio Da Re e il segretario provinciale della Lega Dimitri Coin, entrambi presenti alla manifestazione odierna. Sul posto un'ottantina di partecipanti che hanno invaso lo spazio antistante l'albergo abbandonato con slogan e striscioni che inneggiavano alle dimissioni di Renzi e Manildo. "E' una situazione insostenibile" urla M.B, residente a Selvana: "L'hotel Carletto non ha nemmeno le fognature a norma. E' un posto che dovrebbe restare chiuso invece di ospitare nuove persone". "Il prefetto deve identificare e rispedire a casa queste persone. La prossima manifestazione la organizzeremo davanti alla prefettura" dichiara il segretario Da Re. Durante il sit in la tensione è salita alle stelle quando G.C., 38 anni, dipendente della cooperativa Comunica ha affermato che i profughi sono una grande opportunità di lavoro per i trevigiani. I simpatizzanti della Lega l'hanno subito circondato, insultandolo pesantemente. Solo l'intervento delle forze dell'ordine, presenti in gran numero, ha scongiurato il peggio. 

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