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Cronaca

I 25 anni della legge 381 e della Cooperativa sociale L'Incontro

Il convegno, organizzato dal Consorzio di cooperative sociale In Concerto di Castelfranco Veneto, si è tenuto venerdì mattina 30 settembre. L'obiettivo: ragionare su i 25 anni della legge 381 e della coop sociale L'Incontro.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Tanti ospiti illustri stamattina, venerdì 30 settembre, al convegno organizzato a Castelfranco Veneto per festeggiare un doppio compleanno. I 25 anni della Legge 381, che normò il settore della cooperazione sociale in Italia, e i 25 anni della cooperativa sociale L'Incontro, da cui prese avvio nella Castellana l'esperienza più ampia del Consorzio In Concerto. Una rete di cooperative sociali - di cui 5 sono di natura socio-assistenziale (o di tipo A) e 15 di inserimento lavorativo (o di tipo B), ciascuna specializzata in un settore diverso - oggi in grado di offrire lavoro a quasi 1.500 persone.

Il racconto degli inizi della cooperativa L'Incontro in casa di riposo a Castelfranco Veneto e di quello che è diventato negli anni il Consorzio In Concerto per il territorio, è stato affidato al fondatore, Bruno Pozzobon, che si è soffermato sulla mission e sui valori del gruppo. "Tutto cominciò prendendoci cura degli 'ultimi della città', i più fragili, cercando di dare a ciascuno la giusta dignità. La scelta vincente, insieme a servizi di elevata qualità, che mettessero al centro le persone, è stata quella di investire da subito sul lavoro, anche per i soggetti svantaggiati. Il lavoro, oltre ad un reddito sicuro, di solito è infatti portatore di sane relazioni interpersonali, di autostima e sicurezza, che aiutano l'individuo a stare meglio".

L'impatto economico e sociale del Consorzio In Concerto è stato descritto da Carlo Borzaga e dai ricercatori di Euricse (istituto europeo di ricerca sull'impresa cooperativa e sociale di Trento), che hanno svolto una ricerca quali-quantitativa sulla realtà attuale del Consorzio castellano. In Concerto nel 2015 ha registrato un fatturato annuo di 60 milioni di euro, realizzato grazie a 1.500 soci-dipendenti normodati, di cui 180 sono lavoratori svantaggiati (in prevalenza persone con disagio psichiatrico). Di queste risorse umane, il 73% sono donne, l'86,7% è assunto a tempo indeterminato (solo nell'ultimo anno il Consorzio ha trasformato ben 52 contratti flessibili in altrettanti contratti a tempo indeterminato), il 66% lavora con contratti full time, il 15,8% ha meno di 30 anni, l'84% vive nella provincia in cui ha sede la cooperativa. Inoltre, nel 2015 il Consorzio ha gestito 790 utenti, 2.870 utenti sono stati gestiti attraverso attività di assistenza domiciliare, sono state erogate oltre 3 milioni di ore lavorative presso servizi residenziali (come case di riposo, comunità residenziali, appartamenti protetti), 640mila ore di servizi diurni continuativi, oltre 600mila ore di servizi domiciliari. La ricerca evidenzia infine come il Consorzio interagisca costantemente con la Pubblica amministrazione e gli Enti locali: co-progettando i servizi erogati ed i progetti di inserimento lavorativo, partecipando a riunioni e tavoli di lavoro, pianificando per rispondere ai problemi sociali del territorio, investendo su beni e proprietà di terzi (in questi anni In Concerto ha investito sul patrimonio pubblico quasi 20 milioni di euro).

"In particolare, per quanto riguarda le nostre cooperative di tipo B che si occupano di inserimento lavorativo, - spiega Germano Tonetto, presidente del Consorzio In Concerto - mi preme sottolineare come quelle che operano nel settore dei servizi e dell'industria, e che nel 2015 hanno fatturato rispettivamente 15 e 9 milioni di euro, operano quasi totalmente nel mercato privato, senza dipendere da finanziamenti pubblici. In quanto tale, sono aziende a tutti gli effetti, che devono essere gestite con criteri di efficacia ed efficienza, da coniugare con il loro carattere sociale. La ricerca sull'impatto economico e sociale del Consorzio In Concerto la riteniamo quindi doverosa, per rendicontare alla comunità locale il nostro impegno, con trasparenza e completezza".

Al convegno fra gli altri ha portato la sua testimonianza Carlo Urbinati, presidente di Foscarini spa, nota azienda veneziana di illuminotecnica, che ha illustrato quali sono state finora le esperienze di lavoro in partnership con il Consorzio In Concerto e quali potranno essere possibili alleanze e progettualità future, "per realizzare insieme un'economia più inclusiva". Fondata a Murano nel 1981, Foscarini spa da sempre collabora con grandi designer internazionali; si è presto affermata come azienda leader nel settore, tanto da diventare nel 2008 sponsor ufficiale della Biennale di Venezia. Nel 2011 ha ricevuto una Menzione d'Onore ADI XXII per l'installazione Infinity. A trent'anni dalla prima collezione di lampade, ha aperto due nuovi spazi nelle città simbolo del design contemporaneo: Milano e New York.

"La ricerca su In Concerto non è una mera carrellata di numeri" - ha aggiunto il presidente nazionale di Federsolidarietà, Giuseppe Guerini, in chiusura al convegno. "Questi numeri sono invece l'espressione sintetica, oggettiva e scientificamente verificabile del valore prodotto dalle cooperative sociali del Consorzio In Concerto, che nel tempo ha saputo creare un'armoniosa sinergia tra spinta imprenditoriale e forte obiettivo sociale, tra creazione di reti stabili all'interno ed apertura esterna alle collaborazioni e alla pianificazione per il territorio".

www.consorzioinconcerto.it

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