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Cronaca San Biagio di Callalta

Edilizia scolastica, il sindaco di San Biagio scrive ai parlamentari

"Sbloccare il patto di stabilità per poter intervenire". Il primo cittadino ha inviato una lettera ai deputati: "Fare pressing sul governo"

SAN BIAGIO DI CALLALTA “Escludere gli investimenti per l’edilizia scolastica dal patto di stabilità”. A chiederlo è il sindaco di San Biagio di Callalta, Alberto Cappelletto, anche a fronte della chiusura per inagibilità della scuola elementare di Rovarè a causa di alcune crepe che ha comportato il trasferimento degli alunni in un’altra sede.

Già a marzo del 2014, nell’ambito del piano Scuole Sicure, l’amministrazione comunale aveva chiesto al governo 600mila euro oltre ai 200mila previsti per l’ampliamento e la messa a norma della scuola primaria di Olmi, la stessa che in questi giorni si trova a dover fare i conti con i bambini trasferiti dall’istituto di Rovarè.  “La manutenzione ordinaria e straordinaria dei nostri nove edifici scolastici di proprietà comunale – scrive il Sindaco in una lettera ai parlamentari – è un’esigenza prioritaria considerato che i nostri ragazzi qui trascorrono molte ore delle loro giornate. Ma oggi i Comuni si trovano con le mani legate, impossibilitati a investire anche le poche risorse che riescono a stanziare nei propri bilanci a causa di un assurda regola che nessun Governo fino ad oggi succedutosi ha avuto il coraggio e la volontà di rivedere”.

L’obiettivo della lettera del primo cittadino è che i parlamentari facciano pressing sul governo per sbloccare una situazione che darebbe ossigeno alle casse comunali permettendo di avviare un piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici. “La situazione – conclude Cappelletto – è sempre più critica”. 

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