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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Veneti ubriaconi? Il Governatore Zaia scrive a Oliviero Toscani

Il presidente: "Attendo scuse profonde e sincere. Poi trasmetterò all’Avvocatura Regionale tutti gli articoli contenenti le sue dichiarazioni"

VENEZIA “I veneti un popolo di ubriaconi e alcolizzati. Poveretti, non è colpa loro se nascono in Veneto". Le parole del fotografo Oliviero Toscani pronunciate durante la trasmissione radiofonica La Zanzara in onda su Radio 24 continuano a suscitare polemiche e hanno indotto il Governatore della Regione a scrive una lettera aperta allo stesso Toscani.

“ Nell’immediatezza, Le avevo chiesto di scusarsi pubblicamente, convinto come sono che a tutti debba essere concessa l’opportunità di rimediare a un errore – scrive il presidente Luca Zaia -. Apprendo invece che, non soltanto Lei non ha provveduto a scusarsi, ma addirittura rilancia quelle incommentabili dichiarazioni ed, evidentemente per giustificarsi, fa appello al diritto di satira (ma Lei non faceva un altro mestiere?). Siccome non ho evidentemente avuto nei suoi confronti il dono della chiarezza, La invito nuovamente - prima che scadano le 48 ore – a rivolgere le Sue scuse a tutto il Popolo Veneto senza se e senza ma, e soprattutto senza appellarsi di nuovo alla satira, perché la satira – quella vera, quella seria – gioca su tutt’altri accenti ed è molto, molto più  raffinata e rispettosa”.

Zaia pretende che le scuse siano “profonde e sincere, capaci di rimarginare quella ferita che Lei ha voluto infliggere a un intero Popolo, in un gioco di tristi e non più originali provocazioni che contribuiscono sicuramente a far galleggiare nelle cronache e a imporsi nei titoli dei giornali, ma che lasciano perplessi e attoniti – si legge nella lettera -. Non soltanto ha lanciato accuse immotivate, ma in un crescendo di cattivo gusto ha coinvolto nella sua deprimente e penosa affabulazione nonni, padri, madri, generazioni di persone di cui noi Veneti andiamo orgogliosi. Non solo quindi contro i viventi, ma anche contro i nostri cari che non ci sono più”.

“Siamo un popolo avvezzo a fronteggiare povertà e difficoltà, sappiamo cos’è la temperanza e abbiamo come virtù principale una immensa pazienza. Ma la pazienza, prima o poi, lascia il posto all’orgoglio – conclude il Governatore -. Per cui attenderò pazientemente, per qualche ora ancora, le Sue pubbliche scuse, poi domattina trasmetterò all’Avvocatura Regionale tutti gli articoli contenenti le sue dichiarazioni affinché le trasmettano alla Magistratura competente”. 

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