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Cronaca Centro / Piazza del Quartiere Latino

In linquidazione l'ex Diner al Quartiere Latino: passivo da oltre 400mila euro

Andrea Penzo Aiello, presidente di Veneto Imprese Unite e co-titolare del locale: «Il Covid ci ha affossati, ma grazie alla legge "Salva Suicidi" ne stiamo uscendo»

Nove mesi di lavoro effettivo, poi la pandemia da Covid e l'inevitabile messa in liquidazione. Questo il destino dell'ormai ex Diner (già Dersut) al Quartiere Latino di Treviso. Aperto a giugno 2019 dai soci Francesco Ronfini e Andrea Penzo Aiello, oggi presidente di Veneto Imprese Unite, il locale ha avuto oltre 400mila euro di passivo, questo almeno quanto accertato dal Tribunale di Treviso lo scorso mese di novembre quando la loro Da Vinci Ristorazione è stata posta in liquidazione.

«Il Covid ci ha affossati, ma grazie alla legge "Salva Suicidi" ne stiamo uscendo - dichiara Penzo Aiello - Il locale era stato aperto a giugno 2019 e dall'11 marzo 2020 non ha più riaperto purtroppo. Inizialmente, poi, il Tribunale ci ha dichiarato non fallibili ma grazie a questa legge sull'esdebitamento, molto particolare nel suo genere, oggi abbiamo già all'incirca coperto metà dello scoperto, tenendo poi conto che siamo anche a credito con lo Stato di circa 50 mila euro. Inoltre, prossimamente andrà all'asta tutta la mobilia e l'arredamento del locale e questo aiuterà a saldare i creditori». Non solo però il Covid sarebbe stato alla base del "fallimento" della società, ma secondo il Tribunale di Treviso anche investimenti onerosi e non proporzionati ai potenziali ricavi.

«Noi siamo stati fortunati visto che grazie alla legge "Salva Suicidi" abbiamo evitato il fallimento, tanto che alla fine della procedura di liquidazione potremo avere di ritorno una società come nuova, ovvero "ripulita" ma non fallita - continua il presidente di Veneto Imprese Unite - Purtroppo, però, a causa dei requisiti di accesso alla stessa non tutti gli imprenditori ne possono beneficiare. Partendo da quanto abbiamo studiato in questi mesi con l'avvocato Sardena e il commercialista dott. Menoncello, oggi come Veneto Imprese Unite vogliamo dunque attivarci affinché lo Stato modifichi tali requisiti per rendere accessibile a tutti questa legge che potrebbe salvare delle vite. Concludo dicendo che rigetto al mittente ogni accusa sul fatto che mi sia preso a cuore la questione della "Salva Suicidi" solo per salvare la mia azienda. Noi ormai siamo già in liquidazione e, quindi, se mai dovesse essere estesa a "tutti" a me personalmente non cambierebbe nulla. Vorrei però, davvero, che tutti potessero beneficiarne per cercare di attutire, per quanto possibile, i gravi danni economici provocati dal Covid». 

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