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Cronaca

Mal'aria, Legambiente lancia l'emergenza smog

Treviso sempre più irrespirabile. Nell'ultimo anno il capoluogo della Marca ha sforato per ben 102 volte il limite del livello di PM10 consentito dalla legge. Lo studio di Legambiente

Le città italiane sono sempre più inquinate. Tanto da poter parlare di una vera e propria emergenza smog. Questo il quadro dipinto dallo studio annuale di Legambiente sull'inquinamento atmosferico, "Mal'aria".

PM10 - Le città della Penisola sforano sempre più spesso e in misura sempre maggiore i livelli di PM10 regolamentati dalla legge, che impone il limite di 50 microgrammi per metro cubo. Nel 2011 ben il 67 per cento degli 82 capoluoghi di Provincia esaminati ha esaurito i trentacinque sforamenti annuali consentiti. Il 12 per cento in più rispetto al 2010.

L'area più critica è quella padana. In testa alla classifica "PM10 ti tengo d'occhio" di Legambiente, infatti, troviamo Torino, con 158 sforamenti registrati, Milano (131) e anche un veneta, Verona (130).

TREVISO - Nella nostra Regione l'unica città a salvarsi dallo smog è Belluno, mentre Treviso registra un peggioramento preoccupante. Durante lo scorso anno, il capoluogo della Marca ha accumulato ben 50 giorni in più, rispetto al consentito, di aria irrespirabile. La superano solo Cremona, che ha sforato di tre mesi, e Verona con due mesi.

Nella classifica degli sforamenti del livello di PM10 Treviso si colloca al tredicesimo posto, con 102 superamenti, preceduta solamente da Verona, terza in classifica, e Vicenza, ottava con 112 episodi.  Le altre venete, comunque, seguono a breve distanza: quindicesima Rovigo (98 sforamenti), diciottesima Padova (94) e ventesima Venezia (91).

MOBILITAZIONE - Si tratta di dati davvero allarmanti, tanto che Legambiente ha deciso di mobilitarsi con un'iniziativa di sensibilizzazione lungo tutta la Penisola. L'associazione sarà presente, durante una serie di fine settimana, in diverse città italiane con banchetti informativi, flash mob e incontri con cittadini e istituzioni.

"Al traffico si risponde troppo spesso con interventi occasionali di emergenza - spiega Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente - come blocchi del traffico o targhe alterne, che possono servire a qualcosa solo se programmate in modo continuo nel tempo e associati a provvedimenti, quali il pedaggio urbano".

CORAGGIO E RESPONSABILITÀ - Ma non è solo il traffico a influire negativamente sull'inquinamento atmosferico. Secondo Muroni le iniziative andrebbero coordinate "a livello nazionale da un piano di risanamento della qualità dell'aria, che ancora si fa attendere, e al quale si devono associare altre misure, come quelle sul riscaldamento, che in molte città contribuisce in maniera sostanziale all'aumento dell'inquinamento dell'aria".

"La soluzione è possibile - conclude Muroni - Richiede però più coraggio da parte degli amministratori e più responsabilità da parte dei cittadini".

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