Preganziol, maltrattano la nonna: il giudice li caccia di casa
Marito e moglie sono stati allontanati per un anno dalla loro abitazione per lasciar il posto alla madre di lui. L'anziana avrebbe subito angherie di ogni sorta dai due coniugi, che sono stati condannati
Nonna vittima di angherie si rivolge al giudice, che allontana di casa i suoi aguzzini. La sentenza proviene dal tribunale di Treviso e rappresenta un precedente importante.
Protagonista della vicenda un'anziana ottantenne con problemi di salute, costretta a rifugiarsi in una casa di riposo per sfuggire alle angherie di figlio e nuora.
Come riporta La Tribuna di Treviso, l'anziana donna vive a Preganziol, in un alloggio popolare assegnatole dal Comune e poi acquistato dal figlio. L'ottantenne, tuttavia, ha mantenuto il diritto di abitazione ed è rimasta a vivere con l'uomo e la moglie.
La convivenza però si è dimostrata da subito difficile e in più occasioni sono dovuti intervenire gli assistenti sociali e le forze dell'ordine. La donna, coperta di insulti, sarebbe stata costretta a restare fuori casa giornate intere, anche sotto la pioggia, e a pagare un "pedaggio" di 70 euro al mese per usufruire del bagno.
Il suo aguzzino sarebbe stata la nuora, con l'appoggio del marito che non avrebbe mosso un dito per difendere la madre.
Stanca dei soprusi l'anziana ha sporto denuncia.
"Un'allucinante storia di violenze e soprusi del tutti ingiustificati", come la ha definita il giudice, che ha condannato marito e moglie rispettivamente a tre anni e a tre anni e sei mesi di reclusione.
Per evitare ulteriori ritorsioni, però, l'anziana ha preferito rifugiarsi in una casa di riposo, per poi rivolgersi nuovamente al giudice e chiedere la tutela, secondo la legge del 2001 che protegge chi sia sottoposto a comportamenti pregiudizievoli da parte dei familiari.
E anche in questo caso l'anziana ha avuto la meglio. I giudici hanno disposto l'allontanamento della coppia dalla casa di Preganziol per un anno e vietato loro di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall'anziana.
