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Cronaca Centro / Piazza della Borsa

Cgil, Cisl e Uil in piazza Borsa per una politica della crescita

Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil di Treviso hanno organizzato una manifestazione, il 20 aprile 2012 in piazza Borsa a Treviso, per chiedere una politica della crescita, un fisco più equo e una buona occupazione

Cgil, Cisl e Uil di Treviso unite per chiedere al Governo interventi mirati per la crescita, per un fisco più equo e per una buona occupazione. Per far sentire la propria voce le tre sigle sindacali hanno organizzato una manifestazione unitaria venerdì 20 aprile 2012, a partire dalle 18.00 in piazza Borsa a Treviso.

I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Paolino Barbiero, Franco Lorenzon e Antonio Confortin danno quindi appuntamento a lavoratori, pensionati e a tutti i trevigiani.

“La vera emergenza – spiegano i sindacati trevigiani - è quella occupazionale e la vera priorità è la crescita economica, dei salari e delle pensioni più basse. È necessario che il Governo favorisca la riduzione delle tasse per i lavoratori, per i pensionati e per le imprese che investono creando posti di lavoro stabili".

"Bisogna ridurre il debito pubblico agendo sugli sprechi, sulle inefficienze, valorizzando il lavoro pubblico per una migliore creazione e fruizione del bene comune - propongono Cgil, Cisl e Uil, che sottolineano come sia indispensabile ridurre il debito pubblico e recuperare risorse attraverso una lotta serrata all’evasione fiscale, all’illegalità, al lavoro nero e sommerso, alla corruzione, ai costi della politica, investendo poi le somme recuperate in misure di stimolo alla crescita e per infrastrutture funzionali allo sviluppo sostenibile.

Per una buona riforma del mercato del lavoro e del sistema previdenziale, i provvedimenti, secondo Cgil, Cisl e Uil, devono “favorire i contratti stabili, a tempo indeterminato, e contrastare ogni ‘flessibilità malata’ che rende precario il lavoro, specie dei giovani, ma anche estendere in modo omogeneo gli ammortizzatori sociali e rafforzare i percorsi formativi per favorire la ricollocazione e la ricerca attiva di un nuovo lavoro".

È necessario inoltre "contrastare i licenziamenti illegittimi (discriminatori, disciplinari ed economici), sostenere la pratica della conciliazione sindacale e, qualora ci sia l’intervento del giudice, accelerare i tempi della giustizia”.

Bollente anche la patata dei lavoratori "esodati", ai quali secondo Cgil, Cisl e Uil “bisogna dare una soluzione" e "introdurre forme flessibili di pensionamento nella gestione delle crisi industriali e per i lavori usuranti, ma anche garantire il potere d’acquisto delle pensioni attuali e future”.
 

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