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Cronaca Centro / Via Antonio Canova

Il sindaco Manildo scrive al Governo e lancia il recupero del complesso di Ca’ da Noal

Il primo cittadino invita contestualmente i suoi compaesani a scrivere al Governo per segnalare il polo di Ca' Robegan e Casa Karwath come siti di interesse di recupero storico

TREVISO Valorizzare il complesso di Ca’ Da Noal, Ca’ Robegan e Casa Karwath: questo l'obiettivo del sindaco di Treviso Giovanni Manildo, il quale ha scritto al Governo e contestualmente lanciato l’invito a tutti i cittadini. L’iniziativa del primo cittadino, che ha come obiettivo il recupero dell’antico complesso di via Canova, rientra nell’iniziativa del Governo che ha deciso di mettere a disposizione 150 milioni di euro per recuperare i luoghi culturali dimenticati. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.  

Del grande progetto di rinascita culturale della città fa parte anche il complesso di Ca’ Da Noal che insieme all’assessore alla cultura Luciano Franchin ci piace immaginare come una nuova sede espositiva capace di ospitare collezioni temporanee e permanenti, come oggi accade negli altri musei civici, Bailo e Santa Caterina – ha dichiarato il sindaco di Treviso Giovanni Manildo - L’invito che rivolgo ai cittadini è di segnalare il nostro complesso inviando un’email a bellezza@governo.it così da sostenere gli interventi per il recupero”. “Grazie a una serie di interventi di restauro e adeguamento impiantistico, Ca’ Da Noal tornerebbe nuovamente fruibile per attività museali di sicuro interesse nazionale e potrebbe essere inserito nell’ambito della crescente offerta culturale che è in corso in città”, ha sottolineato l’assessore ai beni culturali Luciano Franchin.

Alcune informazioni sul complesso CA' DA NOAL - CASA ROBEGAN - CASA KARWATH:

Acquisiti dall'amministrazione comunale nel 1935, i tre edifici adiacenti che prospettano sull'attuale via Canova mutarono più volte il loro originario assetto medievale, fino al recupero "in stile gotico", dovuto al restauro Melchiori - Botter del 1938. Divennero quindi sede, in quell'anno, del Museo della Casa Trevigiana, qui trasferito dagli spazi di Borgo Cavour. L’allestimento del settore identificabile con l'originaria Ca' da Noal ricreava infatti gli ipotetici ambienti di un'antica dimora, con la cucina al pianterreno, il cortile interno di Ca' Da Noal e salotti, sala da pranzo e sala da musica al primo piano, arredata con mobili, quadri e oggetti vari.

Durante i bombardamenti del 1944 fu semidistrutta, insieme a parte delle collezioni di arredi e suppellettili che ospitava, e venne in seguito ricostruita grazie ad un nuovo intervento di Mario Botter. A partire dagli anni Settanta fu riorganizzata, con apparati espositivi progettati da Carlo Scarpa, per ospitare mostre di arte del Novecento: memorabile quella dedicata a Gino Rossi nel 1974. Quindi, negli Anni Novanta, seguì un ciclo espositivo sulle ceramiche, i tessuti antichi e le altre sezioni delle civiche raccolte. Attualmente questi spazi sono chiusi al pubblico in attesa di adeguamento alle normative sulla sicurezza. La contigua porzione di Casa Robegan e l'intercomunicante salone al primo piano di Casa Karwath, corrispondono ad edifici, anch'essi di origine medievale, che presentano l'uno un'importantissima facciata rinascimentale affrescata, e l'altro un'elegante facciata neoclassica. Sono stati oggetto nel 1995 dell'avveduto e razionale intervento di restauro dell'arch. Bellieni, che ha consentito il pieno recupero di spazi destinati ora in prevalenza a mostre temporanee (vedi la sezione eventi). I giardini interni accorpati dei tre lotti edilizi sono inoltre utilizzati durante la stagione estiva per iniziative culturali di varia tipologia.

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