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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Un passo avanti nei confronti dei diritti della persona"

Così il sindaco di Treviso Giovanni Manildo sull’approvazione del testamento biologico da parte del Senato. Puppato: "E' una legge che rimette al centro la figura del medico"

TREVISO “Una legge importante, un passo in avanti da parte dello Stato nei confronti dei diritti della persona”: così il sindaco di Treviso Giovanni Manildo sull’approvazione del testamento biologico da parte del Senato. Il sindaco nel 2015, insieme all’assessore Anna Caterina Cabino e alla giunta, aveva approvato il regolamento con il quale il Comune dava il via libera alle Dat, dichiarazioni anticipate di trattamento. “Ora l’arrivo della legge da parte dello Stato rafforza l’esercizio di un diritto che fino a poco tempo fa era garantito solo dai regolamenti amministrativi. La possibilità di sottoscrivere una dichiarazione per i cittadini di Treviso esiste dal 2015 e sono state circa una decina le persone che se ne sono avvalse”.

"L’Italia è, da oggi, un paese migliore che ha compiuto un altro passo nel campo dei diritti civili". Sono le prime dichiarazioni di Laura Puppato dopo il voto sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. "Questa legge garantirà a tutti noi la possibilità di scegliere, se, come e quando interrompere ogni tipo di terapia, comprese alimentazione e idratazione. Non si tratta di una legge sull’eutanasia che non è prevista, ma sulla possibilità di concludere la nostra esperienza nel modo in cui la nostra volontà desidera - ha spiegato Puppato - è una legge che rimette al centro la figura del medico, che deve curare la persona e con essa sviluppare un rapporto di dialogo. La medicina deve essere cura del benessere della persona e non una scienza meccanica di prolungamento insensato delle funzioni vitali". "Questa è una legge sulla vita e sulla dignità di poter vivere bene fino agli ultimi giorni!" ha concluso.

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