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Cronaca

"In marcia per l'umanità": eventi, musica e un lungo corteo per sensibilizzare all'accoglienza

Prima che scoccasse l'ora prevista per il ritrovo, già centinaia di persone, tra cui decine di trevigiani, avevano affollato il piazzale di fronte alla stazione di Santa Lucia a Venezia

TREVISO L'evento, organizzato da Veneto Accoglie, prendeva il nome di "Side by side, marcia per l'umanità". Ed è appunto "fianco a fianco" che le persone (tra cui decine di attivisti trevigiani) si sono radunate nel piazzale della stazione di Santa Lucia a Venezia, in centinaia già ben prima delle 14 di domenica, per camminare fino in Campo Sant'Angelo, dove si è tenuto l'happening conclusivo, arricchito da tanta buona musica. Sono saliti sul palco Pierpaolo Capovilla, Sandro Joyeux, Beppe Casales, Anna Garbo. L'iniziativa si è concluderà con un concerto afro beat con uno dei più bravi chitarristi senegalesi, Papiss Diof nella formazione Peace Diouf, accompagnato da Moulaye Niang alla batteria. Marcia, striscioni, fumoegeni e cartelli per chiedere "diritti per tutti".

"In particolare il Veneto è diventato un caso nazionale," si legge nella descrizione dell'evento su Facebook, "centri indecenti nei quali sono ammassate le persone, presidi fissi contro l’accoglienza, striscioni che promettono “l’’inferno ai profughi”, attentati incendiari contro le strutture ricettive, il rifiuto di ben 250 sindaci ad accogliere i richiedenti asilo, comitati di cittadini persino contro la micro-accoglienza, ignobili istigazioni al suicidio. In Veneto si sta superando il confine invalicabile tra umanità e barbarie." Conclude, a motivare con forza le ragioni del corteo. 

Ma non si tratta di sole critiche, fare si può, e così continua la descrizione: "Dobbiamo reagire di fronte alla violenza dei gesti e delle parole, alla guerra verso i migranti che rende più aridi i nostri territori. Non limitiamoci allo sdegno personale ma rendiamo visibile la solidarietà e quel tessuto sociale ricco di cittadini, associazioni, enti, operatori che lavorano quotidianamente per l’accoglienza e il rispetto dei diritti". L'obiettivo insomma è quello di sensibilizzare il Veneto, una regione storicamente a stretto contatto con migranti e immigrazioni, verso un tipo di accoglienza che evidenzi gli aspetti positivi del movimento di popoli in atto.

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