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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Casale sul Sile

Il responso dell'autopsia: Marco Vidali è morto annegato

Non ci sono segni di violenza sul cadavere del 21enne di Casale sul Sile. Tra 60 giorni l'esito degli esami tossicologici rivelerà se il giovane avesse assunto stupefacenti la notte della scomparsa

Non c'è traccia di violenza sul corpo di Marco Vidali.

Sabato il dottor Alberto Furlanetto ha eseguito l'autopsia su corpo del giovane di Casale sul Sile, scomparso la notte tra il 19 e il 20 maggio e trovato morto nelle acque del fiume tre giorni dopo.

L'esame autoptico smentisce ogni ipotesi di morte violenta: non c'è stata colluttazione né rissa, Marco è morto annegato.

Come sia finito nelle acque del Sile, quella notte, però è ancora da stabilire.

Insieme all'autopsia, sabato, sono stati eseguiti anche gli esami tossicologici, i cui risultati saranno resi noti solo tra un paio di mesi e dai quali si attende di sapere se Marco avesse assunto dello stupefacente insieme agli amici, come emerge dal racconto dei due che erano con lui.

La chetamina, in particolare, potrebbe aver provocato a Marco delle allucinazioni che avrebbero potuto causarne la caduta nel Sile e impedito al giovane di salvarsi dall'annegamento, oppure il 21enne potrebbe essere stato colto da un malore mentre si trovava lungo la riva.

Se l'esito degli esami tossicologici dovesse essere positivo, gli inquirenti si concentrerebbero poi sull'identficazione dello spacciatore che fornì la chetamina a Marco e ai suoi amici e potrebbe aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro delitto.

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