rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna / Via Maltoni

Marmolada, Gianmarco ed Emanuela travolti dalla valanga

Gianmarco Gallina e la compagna Emanuela Piran erano sul ghiacciaio domenica 3 luglio. Lui, 32 anni, è originario di Montebelluna, lei di Bassano del Grappa. Identificato il paziente ricoverato al Ca' Foncello

Ore di grandissima apprensione per i familiari di Gianmarco Gallina ed Emanuela Piran, giovane coppia travolta dalla valanga di domenica 3 luglio sulla Marmolada. Le ricerche, disperate, stanno continuando in queste ore ma dei due ragazzi non c'è traccia.

WhatsApp Image 2022-07-05 at 10.20.05 (1)-2

Come riportato da "La Tribuna di Treviso", Gianmarco Gallina, 32 anni, era originario del quartiere di Guarda a Montebelluna ma da alcuni anni si era trasferito nell'Asolano per convivere con la fidanzata Emanuela, originaria di Bassano del Grappa. Una coppia bellissima, con una grande passione in comune: la montagna. Domenica la tragedia: partiti per un'escursione sulla Marmolada, non hanno più fatto ritorno a casa. I familiari sono partiti lunedì per Canizei nella speranza di un miracolo, nonostante con il passare delle ore le possibilità di trovarli vivi siano sempre meno. Ex studente dell'istituto tecnico "Einaudi" a Montebelluna, dopo il diploma Gianmarco era diventato geometra. Grande amante degli sport, era stato tesserato con il Montebelluna Nuoto praticando per molti anni nuoto agonistico. La notizia arrivata domenica dalla Marmolada ha lasciato tutti senza parole.

Identificato il ferito al Ca' Foncello

«Purtroppo abbiamo ancora parecchi dispersi ma nella tragedia della Marmolada che da domenica non dà tregua a familiari e soccorritori c’è almeno una buona notizia: il paziente di Treviso non è più sconosciuto e ha ritrovato la mamma e il papà».

Luca Zaia annuncia con queste parole il riconoscimento del giovane ricoverato a Treviso, riconosciuto dai suoi genitori grazie ad una fotografia. È un ragazzo di 30 anni di Trento, si chiama Davide Carnielli, di Fornace, consigliere comunale e commerciante nell’azienda di ferramenta della famiglia: gli è stato dato finalmente un nome grazie a un incontro tra Zaia, Draghi e i genitori del ragazzo, che nella serata di lunedì si trovavano a Canazei. «Ho deciso di far fare alcune foto al paziente ricoverato a Treviso, dopo aver parlato con due coppie di genitori ieri a Canazei nella sala dell’accoglienza dei famigliari dei dispersi – spiega il Governatore -. Ho chiesto immagini di particolari anatomici utili a un riconoscimento sulla base di quanto emerso nel dialogo. Il paziente ricoverato a Treviso ora ha un nome e un cognome. Il paziente continua ad essere in prognosi riservata - conclude il presidente - ma mi auguro per lui una pronta guarigione insieme a tutti gli altri feriti in questa tragedia».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Marmolada, Gianmarco ed Emanuela travolti dalla valanga

TrevisoToday è in caricamento