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Cronaca Maserada sul Piave

Rifiuti di una ristrutturazione edilizia lasciati nella golena del Piave, ecovandalo identificato

Cartone, plastica, carta e polistirolo abbandonati da un furgone nella zona del Parabae. Indagine della polizia locale di Maserada sul Piave. Il materiale proveniva da un'abitazione di Quinto di Treviso ed era stato affidato dalla ditta che ha eseguito i lavori ad un cittadino moldavo, multato con un verbale di 600 euro

Erano arrivati con un furgone colmo di rifiuti da imballaggi, costituiti da cartone, plastica, carta, polistirolo, che avevano scaricato in un area di pregio naturalistico a poca distanza dall’area golenale del fiume Piave. La Polizia Locale, di Maserada sul Piave, allertata da una segnalazione del personale tecnico manutentivo del Comune, ha avviato un'indagine, partendo dall’unica traccia lasciata sugli imballaggi di cartone, ovvero dalle etichette che la ditta fornitrice di mobili d’arredamento, con sede nel Milanese, accompagnavano i mobili recapitati a un privato cittadino di Quinto di Treviso.

Convocato in ufficio, il cittadino ha fornito informazioni utili, circa la ristrutturazione della propria abitazione, che aveva affidato a una società che si pubblicizza a livello nazionale, grazie a siti specializzati in ristrutturazioni, risanamenti e recuperi edilizi. La società, terminati i lavori, aveva tentato lo smaltimento dei rifiuti prodotti rivolgendosi ai comuni ecocentri, ma si era trovata nell’impossibilità di farlo in quanto rifiuti provenienti da attività d’impresa. L’ecocentro accetta infatti solo materiali provenienti da privati cittadini. E per sbrigarsi in breve tempo e senza spese, la ditta ha incaricato una terza persona la quale, tramite un furgone, ha raggiunto la zona di Maserada sul Piave, dove il materiale è stato scaricato nella zona del Parabae.

Il responsabile, un cittadino di nazionalità moldava giunto in Italia con un permesso di soggiorno per motivi turistici, è stato messo di fronte alle proprie responsabilità e sanzionato con un verbale amministrativo pari a 600 euro, oltre all’obbligo del ripristino immediato dell’area, tramite il recupero dei rifiuti speciali abbandonati. Continuano, invece, gli approfondimenti a carico della ditta incaricata dell’esecuzione dell’intervento di ristrutturazione edilizia.

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Boom di abbandoni di rifiuti per ristrutturazioni edilizie

«L’incremento esponenziale degli ultimi due anni dei casi di abbandono di rifiuti derivanti da ristrutturazioni edilizie che stanno interessando anche il territorio comunale di Maserada sul Piave» spiega il comandante Dario Santamaria «obbliga ad una riflessione rispetto all’aumento degli interventi di ristrutturazioni edilizie, incentivate da agevolazioni fiscali, realizzate, a volte, da imprese improvvisate e poco professionali che non si fanno scrupoli nell’aumentare i propri utili con gli smaltimenti illeciti».

Per le aziende multe fino a 26mila euro

La Polizia Locale ricorda che la sanzione per abbandono dei rifiuti, da parte di una persona fisica, va dai 300 ai 3.000 euro (il corrispettivo di 600,00 euro pagato, sarà suddiviso al 50% tra Comune e Provincia), con obbligo del relativo smaltimento.  Qualora l’abbandono dei rifiuti nel territorio derivi da attività d’impresa, la persona giuridica responsabile dovrà rispondere di fronte all’Autorità Giudiziaria, per il reato di cui agli articoli 255 e 256 comma 2 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, soggetta a sanzione penale, che prevede l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 euro a 26mila euro.

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