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Cronaca Santa Bona

Incendio in carcere, detenuto brucia il materasso: blocco evacuato

Nuove tensioni lunedì sera, 23 gennaio, nel penitenziario di Santa Bona, costretta intervenire la polizia antisommossa. Domenica due detenuti avevano aggredito un agente di polizia penitenziaria

Caos e nuove proteste nel carcere di Santa Bona a Treviso: lunedì sera, 23 gennaio, verso le ore 20 un detenuto italiano 60enne ha dato fuoco a materasso, lenzuola e cuscino del suo letto per chiedere più ore d'aria, pasti migliori e condizioni di detenzione più accettabili. Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso", l'incendio ha costretto gli agenti della polizia di Stato ad intervenire in assetto antisommossa. Il reparto Osservazione, situato di fianco all'infermeria, è stato evacuato per il troppo fumo con 14 detenuti smistati in altri settori del carcere. L'incendio è stato domato in pochi minuti senza nessun ferito ma l'episodio ha tenuto accesi i riflettori sul carcere che, solo la sera prima, era stato teatro dell'aggressione ad un agente di polizia penitenziaria da parte di due detenuti che l'avevano aggredito con un manico di scopa. Il poliziotto 30enne aveva rimediato un trauma cranico e due giorni di prognosi.

Carenza di personale, sovraffollamento di detenuti e strutture non adeguate restano i problemi più importanti da risolvere per il penitenziario di Santa Bona. Gli agenti attualmente in servizio sono 133, ne servirebbero 165. Manca un educatore sui tre previsti, nel settore amministrativo i dipendenti sono 13 invece di 19. Numeri che faticano a tenere testa a un numero sempre più alto di carcerati: 189 invece di 137, un sovraffollamento che rischia di portare a nuovi episodi di violenza. 

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