TREVISO - Un matrimonio tra due persone dello stesso sesso sta creando a Treviso un vero caos normativo. Si tratta della coppia Joe Fernandes e Franco Fighera, commercianti del centro cittadino, che dopo essersi uniti in matrimonio all'estero hanno fatto pronta richiesta di trascrizione nel loro comune di residenza, ossia il capoluogo della Marca.

Il problema però, come riporta "il Gazzettino", è il fatto che questo tipo di unioni, nello specifico omosessuali, non sono legalmente riconosciute dall'ordinamento giuridico italiano, o meglio, non sono regolamentate. Ecco allora l'idea del Sindaco di Treviso Giovanni Manildo, ossia quella di riconoscere validità al matrimonio celebrato dalla coppia all'estero, registrandolo nei registri comunali. La proposta doveva essere già votata nella giornata di martedì in consiglio comunale, ma per i motivi più disparati la decisione finale è stata rinviata, probabilmente a venerdì.

Sembra quindi quasi tutto pronto a Ca' Sugana per un passo deciso verso il futuro delle relazioni di coppia, per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, ma non tutti però sono dello stesso avviso. Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano infatti osteggia da mesi l'ipotesi che i comuni possano registrare unioni gay celebrate all'estero, in quanto non previsto dalla legge, e dello stesso avviso sono anche le prefetture italiane che sempre più spesso si trovano ad affrontare situazioni di questo tipo. Ma Treviso, come moltissimi altri comuni italiani, intende proseguire questa battaglia, come gli stessi Joe e Franco che per ogni evenienza si sono già dotati di un avvocato in vista di un possibile blocco da parte della prefettura di Treviso con conseguente ricorso al Tar: d'altronde "l'amor non ha confini".