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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Quinto di Treviso

Maxi frode in Veneto nel settore degli arredi: sequestrati quasi 19 milioni di euro

Nel mirino della guardia di finanza alcune aziende operanti nel settore dell'allestimento e della messa in posa di arredi. Nel corso degli anni avrebbero messo in piedi numerosi società cartiere in tutta Italia

La guardia di finanza, su indicazione della procura di Venezia, ha dato via al sequestro preventivo, quantificato in 18,8 milioni di euro, di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie di 3 aziende e 12 persone, che sarebbero risultate coinvolte in una vasta frode fiscale e contributiva nel settore dell’allestimento e posa in opera di arredi.

L’operazione si inserisce nel quadro di una attività investigativa diretta dalla locale autorità giudiziaria ed eseguita dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Venezia, che ha fatto emergere gli indizi di una sistematica evasione fiscale e contributiva che sarebbe stata realizzata da alcune aziende del provincia di Venezia, mediante l’interposizione fittizia di numerose società cartiere con sedi nelle province di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza, Milano, Bergamo, Brescia, Trento, Udine, Roma, Latina, Lecce e Trapani. Le cartiere avrebbero avuto in carico negli anni, ma solo formalmente, centinaia di lavoratori e non avrebbero provveduto a versare i debiti assistenziali, fiscali e contributivi ma li avrebbero compensati con crediti di imposta inesistenti.

La vicenda

È l'ultimo atto della vicenda che ha coinvolto i fratelli Mazzon, Michele e Stefano titolari della Ml International di San Donà di Piave, che attualmente sono in carcere per il giro di appalti fittizi che hanno creato in tutta Italia per fornire manodopera, 400 i lavoratori coinvolti, fingendo di fare riferimento a società di fornitura di dipendenti che al momento di versare l'Iva allo Stato e i contributi all'Inps si dileguavano, si parla di 35 aziende e 46 persone coinvolte. Settore: allestimento fiere e arredi negozi e stand. I Mazzon sono finiti in carcere a dicembre 2021 e poi le indagini sono continuate e ad oggi la finanza è riuscita a recuperare circa 3  milioni dei 19 che mancano all'appello, sequestrando ville e immobili a San Donà di Piave, Noventa d Piave, Quinto di Treviso e Lecce in Puglia. Le teste di questa enorme frode fiscale e contributiva sono appunto Venezia, Treviso e Lecce. Oggi quindi ci sono stati i sequestri di 3 ditte: 1 a Lecce, 1 a Roma ma di fatto amministrata a San Donà (Pl Solutions), e una a Milano, e sono state raggiunte dal provvedimento 12 persone: 5 in provincia di Venezia, 3 a Treviso e 4 a Lecce.

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