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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mercato del lavoro, il bilancio dell’Osservatorio Cisl di Treviso

Aumentano i licenziamenti nelle grandi aziende, calano quelli nelle piccole imprese. Risultato: 7.500 lavoratori hanno perso il posto nel 2011. A rivelarlo è Cisl, nella conferenza di fine anno

Sono circa 7.500 i lavoratori licenziati nel 2011 nella provincia di Treviso, mentre superano i diciotto milioni le ore di cassa integrazione autorizzate e sono oltre otto milioni le ore di cassa integrazione straordinaria. È questo il bilancio illustrato stamattina da Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso, in occasione della conferenza stampa di fine anno sul mercato del lavoro e l’andamento dell’occupazione nella Marca.

L’analisi condotta dall’Osservatorio Cisl sui dati Inps e della Provincia di Treviso conferma la situazione di crisi del mercato del lavoro nel Trevigiano. Nel 2011 sono stati 7.437 gli ingressi in mobilità, cifra compatibile con quella registrata nel 2010 (7.491). Sono aumentati del 16,5 per cento, invece, i licenziamenti nelle grandi imprese, dove sono stati 3.049 i lavoratori inseriti nelle liste di mobilità.

Per contro sono diminuiti leggermente i lavoratori licenziati dalle piccole imprese: 4.388, mentre nel 2010 erano stati 4.876. Un dato che, comunque, non conforta, dal momento che rappresenta più della metà dei licenziamenti complessivi di quest’anno.

 “Nel 2011 – commenta Franco Lorenzon – c’è stato un riequilibrio fra i licenziamenti effettuati dalle grandi imprese e quelli delle piccole: l’anno scorso due terzi dei lavoratori licenziati provenivano da aziende con meno di quindici dipendenti, quest’anno siamo a poco più della metà. Le prospettive stanno cambiando: le grandi aziende, quanto a inserimenti nelle liste di mobilità, purtroppo stanno raggiungendo i livelli delle piccole. Attendiamoci un ulteriore balzo in avanti per i primi mesi del 2012, come avvenuto dal 2009 in poi: a fine dicembre scadono molti contratti, i licenziamenti saranno ancora molti”.

Secondo i dati raccolti da Cisl, il 2011 ha visto crollare il numero di ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, che è diminuito del 42 per cento. Anche queste percentuali, però, sono confortanti solo in apparenza, perché da agosto a novembre il numero di ore di cassa integrazione ordinaria concesse è andato crescendo.

 “La diminuzione su base annuale – sottolinea Lorenzon – fa capire che il numero delle aziende si è ridotto a causa della crisi e che di conseguenza anche il numero delle ore di cassa integrazione è calato. L’aumento della Cig negli ultimi mesi lascia intendere la mancanza di fiducia da parte delle aziende che in questa fase tendono a ‘battere il passo’”.

È cresciuta, in questi ultimi mesi dell’anno, anche la cassa integrazione straordinaria, passata dalle 265.968 ore concesse in settembre alle 979.271 ore di novembre (+ 268 per cento), mantenendosi complessivamente sui livelli del 2010.

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