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Cronaca

Merce contraffatta nella cella frigo: guai per un commerciante

L'uomo permetteva che i venditori ambulanti di Jesolo lasciassero la loro merce in una cella frigo in disuso in cambio della spesa nel suo market

TREVISO - Lasciava in uso una cella frigo abbandonata ad alcuni nordafricani perchè loro facevano la spesa nel suo minimarket in pieno centro a Jesolo, ma non era a conoscenza di come questa venisse da loro utilizzata. Questo il racconto che C.F., imprenditore residente a Treviso, ha propinato agli agenti della polizia quando è stato scoperto cosa la cella contenesse.

I poliziotti infatti, durante un controllo di routine per le vie centrali di via Bafile, alcuni giorni fa si sono accorti di uno strano via vai all'interno di un piccolo market nella zona dell'ospedale: qui molti venditori ambulanti entravano con enormi borsoni e ne uscivano senza nulla. A quel punto è scattata la perquisizione e lo stesso proprietario dell'immobile, capito il motivo della visita degli agenti, li ha accompagnati sul retro del locale dove lasciava che i venditori abusivi tenessero la loro merce contraffatta in cambio del fatto che loro facessero la spesa da lui.

All'interno della cella frigo sono così stati rinvenuti diversi articoli di pelletteria dei marchi più prestigiosi: dalle borse Louis Vuitton e Prada, alle cinture Gucci, ai foulard di Fendi e Chanel e ai portafogli Burberry. Tutto rigorosamente contraffatto e quindi sequestrato.

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