Non ci sono nuvole all'orizzonte e la scarsità di piogge comincia a destare preoccupazioni. Da mesi sul Veneto e gran parte del Nord Italia non piove, tanto che si può parlare di allarme siccità.

''Dopo un autunno asciutto e caldo - spiega Daniele Berlusconi, meteorologo di 3bmeteo.com - anche l'inverno si è confermato avaro di acqua per il Nord, con deficit complessivi nel trimestre dicembre-febbraio ovunque superiori al 50-60 per cento, ma anche oltre il 75 per cento tra Piemonte e Lombardia".

Il foehn tiepido, i persistenti regimi di alta pressione e i flussi temperati atlantici tengono a distanza le piogge in pianura e la neve sui rilievi, pregiudicando così anche il rifornimento d'acqua dei ghiacciai e dei bacini padani nella bella stagione.

Negli ultimi mesi, sulle Dolomiti sono caduti solo 20-30 centimetri di neve fresca, con un deficit del 60-65 per cento rispetto alla media del periodo. Peggiore la situazione in Friuli e sulle Prealpi in genere.

E le previsioni per la primavera sono poco incoraggianti. Secondo 3bmeteo.com infatti, ''la configurazione meteorologica non sembra destinata a sbloccarsi in tempi brevi: qualche pioggia potrà giungere da Ovest già nel prossimo fine settimana, ma si tratterà di poca cosa. Per tutto il mese di marzo l'anticiclone delle Azzorre rimarrà centrato tra Francia, Inghilterra e Nord Italia, impedendo a perturbazioni più organizzate di penetrare sull'Italia".

Per l'arrivo di piogge significative di dovrà quindi attendere almeno il mese di aprile. Ma il pericolo siccità, che al momento è rimasto latente, potrebbe manifestarsi in tutta la sua drammaticità soprattutto nei mesi primaverili, quando l'acqua sarà di vitale importanza per l'agricoltura e le piante da frutta.

A  questo si aggiunge il rischio elevato di incendi nelle aree boschive, che già affligge la Marca trevigiana impegnando intensamente i Vigili del fuoco.