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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Vittorio Veneto

Omicidio di Vittorio Veneto, Dall'Ava è stato colpito da decine di coltellate

L'autopsia sul corpo dell'anziano rivela che Giovanni Maria Cuccato, reo confesso, ha inferito sul suo corpo prima di sferrare i colpi mortali alla gola e sotto la clavicola

Giovanni Maria Cuccato si è accanito sul corpo di Luciano Dall'Ava con decine di coltellate. Due, quella alla gola e quella sotto la clavicola, sono risultati mortali. Questa la ricostruzione di quanto successo sabato sera in Piazza Fiume a San Giacomo di Veglia, teatro dell'accoltellamento in cui è rimasto ucciso il pensionato 72enne, come emerge dall'autopsia effettuata oggi, venerdì 18 dicembre, dal medico legale Alberto Furlanetto

Sul corpo di Dall'Ava sono infatti presenti numerose ferite da taglio. Almeno dieci quelle contate sul torace e che probabilmente sono state sferrate per prime. Tutte non mortali, anzi ritenute di scarso rilievo: in un prima fase il pensionato avrebbe cercato di difendersi ma poi sono arrivati i due fendenti, prima quello alla gola, poi il colpo al di sotto della clavicola. Dopo essere stato colpito al collo Luciano Dall'Ava ha cercato di afferrare il bastone che teneva in macchina in un estremo gesto di difesa. La coltellata al di sotto della clavicola, che gli ha reciso l'arteria, è arrivato con ogni probabilità dopo e non ha lasciato speranze all'anziano, già indebolito per l'enorme perdita di sangue dalla gola.

Il dramma della gelosia è scattato sabato sera in piazza Fiume a San Giacomo di Veglia. L'omicida alla vista della 39enne, con cui in passato avrebbe avuto un storia, in compagnia di Dall'Ava avrebbe innescato l'attacco. L'operaio 44enne avrebbe posteggiato dal sua Fiat Punto accanto al pick up dove la 39enne si trovava, in compagnia dell'altro uomo, poi si sarebbe avvicinato con in mano un coltello, ha aperto la portiera, strattonando e tirando per i capelli la nigeriana, a cui avrebbe anche detto: "Tu ora vieni via con me". Joy afferra il coltello che Cuccato tiene in mano e viene ferita al mignolo sinistro, a quel punto il 44enne si sarebbe girato infierendo ferocemente con una serie di fendenti contro Dall'Ava.

Infine, con gli abiti macchiati di sangue, è andato a casa, a Osigo di Fregona, si è cambiato pantaloni, maglione e giubbetto. Ed è tornato sul luogo del delitto, con le mani ancora sporche, così come le scarpe da ginnastica che aveva scordato di cambiare. L'abitazione di Cuccato è stata oggi l'oggetto di rilevi del Ris dei carabinieri di Parma, che hanno cercato tracce e dettagli, ad esempio informatici, che possano confermare il movente dell'omicidio.

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