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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Si oppongono alle nozze della figlia: condannati a tre mesi

Minacciata dalla famiglia che si opponeva al suo matrimonio, una 21enne ha sporto denuncia. E dopo tre anni i suoi parenti sono stati condannati a tre mesi di reclusione

Al cuore non si comanda. Né lo si minaccia. A stabilirlo il Tribunale di Treviso che venerdì ha condannato a tre mesi di reclusione un'intera famiglia per minacce, ingiurie e violenza privata.

I componenti della famiglia condannata, tutti macedoni musulmani, erano stati denunciati tre anni fa da una giovane, oggi 21enne, che aveva scelto come compagno di vita un ragazzo cristiano, che ora ha 25 anni. Genitori e zii della ragazza si erano opposti con tutte le loro forze a questa unione, tanto da minacciare di morte i fidanzati e la famiglia di lui.

I due innamorati però non si erano lasciati intimorire e, anzi, avevano sporto denuncia ed erano convolati a nozze. Felicemente sposata, la 21enne, olte ad avviare l'azione giudiziaria contro i familiari,si è nel frattempo anche convertita al cristianesimo.

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