Scambia foto intime con il fidanzatino e viene ricattata. E' la disavventura capitata a una 15enne trevigiana.

A maggio 2012 la minorenne si è rivolta ai carabinieri di Treviso, insieme ai genitori, raccontando di essere ricattata e minacciata da un gruppo di sconosciuti, che erano entrati in possesso di alcuni scatti osè che la giovane aveva inviato all'allora fidanzatino tramite un social network.

Le immagini erano state piratate e i ricattatori avevano chiesto alla minore, tramite web e sms, altre immagini e video, minacciandola di diffondere ulteriormente le prime.

Dopo una lunga serie di indagini, peraltro ancora in corso, i militari sono risaliti a otto persone, tutte maggiorenni, residenti in varie zone d'Italia. Si tratta di studenti e impiegati che abitano a Montebelluna, Padova, Pomigliano d'Arco (NA), Correggio (RE), Lodi, Genova, Cosenza e Messina.

Il Tribunale dei Minori di Venezia ha disposto una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, che hanno portato all'acquisizione di pc, tablet, iPhone, cellulari e chiavette Usb il cui contenuto è ora ora al vaglio degli investigatori.

Gli otto sono accusati a vario titolo di prostituzione e pornografia minorile, tentata estorsione e violenza privata.

Le posizioni più gravi sono quelle dei due veneti, entrambi 45enni ed entrambi denunciati per prostituzione minorile per aver pagato la 15enne con ricariche telefoniche per averele immagini. Il padovano deve rispondere inoltre di tentata estorsione per aver chiesto alla ragazzina 300 euro per non diffondere nel web le foto.