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Cronaca Castelfranco Veneto

Terapie oncologiche: il modello Ulss 8 risparmia 1 milione di euro

Le terapie per pazienti oncologici, previste dal modello interaziendale dell'Ulss 8, 1, 2 e 7 permetterà un grosso risparmio annuale

CASTELFRANCO VENETO E' stato presentato nei giorni scorsi, in un convegno scientifico a Castelfranco Veneto, il sistema centralizzato e robotizzato che nei primi sei mesi ha permesso la produzione di oltre 12000 farmaci chemioteraici. Numerosi i vantaggi sia in termini economici, organizzativi e per la sicurezza del paziente. Sono circa 200 i preparati giornalieri di farmaco antiblastico realizzati a Castelfranco Veneto nell'ambito del progetto di centralizzazione e robotizzazione avviato a maggio e che vede coinvolte quattro Ulss venete: l'Ulss 8, l'Ulss 1 di Belluno, l'Ulss 2 di Feltre e l'Ulss 7 di Pieve di Soligo. Un progetto di grossa portata, che ha visto la formazione di un team multidisciplinare interaziendale composto da farmacisti, oncologici, ematologici, infermieri ed amministrativi.

Il progetto è stato al centro del convegno scientifico presso la sala convegni di Castelfranco Veneto sul tema “Nuovi percorsi assistenziali per il paziente oncologico e onco-ematologico in una realtà interaziendale”. Quello presentato è un sistema centralizzato per la produzione di farmaci che conferma la qualità dei servizi e la cooperazione delle Ulss nel Veneto. Coordinato dalla dottoressa Marina Coppola, responsabile dell'Unità operativa semplice di Galenica clinica e Farmacia clinica dell'Ulss 8, il sistema si sta dimostrando un modello per le altre Ulss ed ha l'obiettivo di uniformare i percorsi terapeutici per tutti i pazienti del territorio interessato. Punto di forza di questo sistema è la robotica per la preparazione automatizzata dei farmaci antiblastici. Questo modello organizzativo, oltre che apportare benefici in termini di ottimizzazione delle risorse, garantisce equità di trattamento di tutti i pazienti, massima sicurezza al paziente perché riduce drasticamente le possibilità di errore ed una buona programmazione della sua cura con riduzione delle attese e step puntali in ogni fase del trattamento. Da quando è entrato a regime il nuovo sistema, cioè dallo scorso luglio, alla fine di novembre, sono 12728 gli allestimenti realizzati (di cui circa 5000 per l'Ulss 8) e 1655 i pazienti seguiti per le quattro Ulss (di cui poco meno di 600 residenti nell'Ulss 8). Sessanta circa, invece, i principi attivi trattati.

Il valore aggiunto di questo sistema – spiega la dottoressa Marina Coppola – consiste nell'essere riusciti a rendere omogenei i percorsi di cura dedicati ai pazienti delle quattro aziende sanitarie. A questo si aggiunge la possibilità di ridurre gli errori di terapia farmacologica che sono i più frequenti e che per i quali il Ministero ha emanato sei raccomandazioni: questo è stato realizzato grazie all'informatizzazione e all'automatizzazione dei processi finalizzate alla prevenzione degli errori in terapia nella fase di prescrizione, allestimento e somministrazione del farmaco chemioterapico antiblastico”. “Il progetto risponde anche alle esigenze di riduzione della spesa farmaceutica, sia in termini di costi di farmaci che di costi indiretti. Si ipotizza una riduzione complessiva fino al 20% rispetto allo storico, che tradotto potrebbe significare in proiezione di oltre un milione di euro all'anno. Questo permetterà di far fronte alla spesa per terapie innovative ad alto costo che hanno un impatto importante in termini di sopravvivenza”, commenta il Direttore Generale, Bortolo Simoni.
 

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