rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mogliano Veneto

Falsi medici prescrivono ricette con timbro contraffatto, in due ottengono la messa alla prova

Si tratta di marito e moglie, di 74 e 59 anni, residente a Mogliano. La coppia, lei naturopata mentre lui é kinesiologo osteopata, avrebbe utilizzato le credenziali di un noto professionista veneziano per sommistrare farmaci anche a malati oncologici

Rimedi naturali ma anche medicine, che venivano prescritti a persone affette da svariate patologie, alcune, pare, alle prese anche con neoplasie. Ma, soprattutto, avrebbero utilizzato il timbro di un medico che però era all'oscuro di tutto. S.S., 59anni e il marito, R.T. di 74, naturopata lei, kinesiologo osteopata lui, se la sono cavata davvero con poco. Finiti a processo con l'accusa di esercizio abusivo della professione medica e falsità materiale, i due (residenti a Mogliano, dove ricevevano in un ambulatorio ricavato in una porzione della loro casa) hanno ottenuto l'applicazione della misura alternativa della messa alla prova. Faranno insomma lavori sociali e di pubblica utilità e chiuderanno così ogni pendenza con la giustizia.

La storia sarebbe iniziata nel 2018 quando i carabinieri di Noale ricevono la denuncia di un medico chirurgo molto noto di Mira,  che riferì di aver saputo di qualcuno che prescrive medicine con la sua carta intestata. A svelargli il fatto, una paziente che si era rivolta a lui e aveva chiesto informazioni su esami che il 74enne le avrebbe prescritto.

Nel dicembre dello stesso anno i carabinieri effettuarono poi una lunga perquisizione all'interno dell'abitazione dei due coniugi, che avevano trasformato il pianterreno appunto in un ambulatorio. All'interno i formulari in bianco delle ricette. Secondo la Procura i due coniugi (la donna aveva preso parte a numerosi convegni su naturopatia, medicina cellulare, biochimica della cellula, chimica, fisica e spiritualità mentre l'uomo era stato relatore ad un "convegno" sull'acqua come vettore informazionale nella medicina quantistica) avrebbero prescritto medicinali anche a malati oncologici.

«Tutto un equivoco, siamo professionisti che operano nel loro campo e non abbiamo approfittano del ricettario di nessuno. Verrà tutto chiarito. Di questi tempi facile che si trasformi un errore in una caccia alle streghe» aveva detto la 59enne, che sul suo profilo Facebook faceva trovare, fino a poco tempo fa, numerosi riferimenti contro i vaccini tradizionali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Falsi medici prescrivono ricette con timbro contraffatto, in due ottengono la messa alla prova

TrevisoToday è in caricamento