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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Autisti Mom attaccano l'azienda: "Lesi i diritti dei lavoratori part time"

Sono residenti a Treviso e dipendenti da dieci anni costretti in base alla graduatoria a prestare servizio a Conegliano, Vittorio Veneto o Castelfranco

TREVISO I lavoratori di MoM S.p.A., l’azienda del Trasporto Pubblico Trevigiano, sono in questi giorni sul piede di guerra, e dichiarano di aver dato preciso mandato ai loro legali per intervenire su quanto sta accadendo. Tutto risale allo scorso 29 maggio c.a. quando MoM e RSU (CGIL-CISL-UIL-UGL-FAISA) firmano un accordo per il passaggio, dei primi 5 lavoratori della graduatoria aziendale dei Part-Time, a Full-Time.

E fin qui niente di male anzi, se non fosse che in caso di rinuncia per qualsiasi motivo al Full-Time offerto, le parti concordano di azzerare ai lavoratori l’anzianità di servizio nella graduatoria, con la conseguenza che chi ipoteticamente fosse in prima posizione si ritroverebbe in una delle ultime (si precisa che la graduatoria Part-Time è composta da 39 lavoratori tra tempo indeterminato e determinato). Nei giorni scorsi in MoM è cominciata la convocazione dei lavoratori partendo dal primo della lista, come giusto che sia, e qui nasce il problema: viene proposto al lavoratore un posto Full-Time, non a Treviso, dove presta servizio da più di un decennio o quasi e si è stabilizzato con casa e famiglia, ma in residenze esterne come Vittorio V.to, Conegliano piuttosto che Castelfranco.

La giustificazione di questo?? MoM dice che a Treviso per loro non c’è posto!! Peccato solo che dopo la sigla del famoso accordo N.3 di maggio, MoM con l’approvazione della RSU, decide di SUB-AFFIDARE a ditte private le linee Urbane di Treviso 11 e 8, guarda caso proprio nella residenza di quei lavoratori chiamati in azienda per il passaggio a Full-Time (si ricorda anche il sub-affidamento della linea 12 urbana di Treviso di un paio di anni fa, che avrebbe potuto dare risposta ad altri 2 lavoratori in attesa del tempo pieno).

La conseguenza di questa scelta aziendale illogica e maldestra, è che in centro città di Treviso si vedono alla guida dei mezzi MoM autisti di ditte private o di agenzie interinali, mentre gli autisti storici dell’ex ACTT S.p.A. e C.T.M. Servizi dell’area Castellana, subentrati in MoM S.p.A. per effetto della fusione di qualche anno fa, vengono spediti altrove con tutti i conseguenti disagi di tipo familiare, personale ed economico, considerando che per gli spostamenti non viene corrisposto nessun indennizzo economico per trasferta ecc..

In conclusione i lavoratori, che per quanto detto denunciano di subire una sorta di forzatura da parte aziendale, per il fatto che nel caso di rifiuto del passaggio a tempo pieno perché troppo “scomodo” per la distanza da casa, vedono precipitare la propria posizione in graduatoria, resteranno fermi sui loro passi se MoM non rivisiterà l’accordo di maggio. Denunciano inoltre, che l’anzianità di servizio aziendale regolata dal R.D. 148/31, non può essere in nessun modo cancellata, nemmeno di fronte ad un accordo tra azienda e RSU. Rivendicano la loro residenza lavorativa a Treviso, nel gruppo di appartenenza Urbano dove hanno sempre prestato servizio, chiedendo che gli venga definitivamente assegnato quel posto a Full-Time che da troppi anni attendono.

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