rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Monastier di Treviso

Baby sitter per i figli e badante per i genitori: premiati i dipendenti della "Giovanni XXIII"

Ecco di cosa potranno usufruire i 359 dipendenti con contratto non medico della casa di cura di Monastier grazie all’accordo aziendale welfare che è stato sottoscritto tra le organizzazioni sindacali e la Sogedin S.p.A. proprietaria della struttura sanitaria

TREVISO Dalla retta per l’asilo al servizio di baby sitting per i propri figli. Dalla badante per i genitori anziani alla retta per la casa di riposo. Ecco di cosa potranno usufruire i 359 dipendenti con contratto non medico della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier per il 2017 grazie all’innovativo accordo aziendale welfare che è stato sottoscritto ieri (giovedì 29 giugno) tra le organizzazioni sindacali e la Sogedin S.p.A. proprietaria della struttura sanitaria con il supporto del consulente del lavoro il ragionier Lino Cattarin. Un contratto che consentirà anche di poter usufruire di rimborsi di rette scolastiche, o libri di testo, o di servizi di trasporto scolastico o ancora di gite didattiche o di visite di istruzione o di corsi sportivi. Il tutto per una somma complessiva di 425 euro che, sommati ai 250 che vengono erogati a fine anno per l’acquisto di generi alimentari, contribuisce a sgravare non di poco le spese di bilancio famigliare dei dipendenti.  

Massimo Calvani Presidente Casa di Cura Giovanni XXIII Monastier-2Gabriele Geretto Amministratore Delegato Casa di Cura Giovanni XXIII Monastier-2

“E’ un premio aziendale sulla produttività che viene elargito ormai da parecchi anni” ha detto Massimo Calvani presidente della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier che ha sottoscritto l’accordo assieme all’amministratore delegato Gabriele Geretto (foto qui sopra). Anche per andare incontro al mancato rinnovo del contratto di lavoro nazionale dell’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata). Un riconoscimento a tutti i nostri dipendenti per l’impegno che dimostrano ogni giorno nel soddisfare le esigenze dei pazienti. Quando una persona entra in una struttura ospedaliera ha bisogno non solo di cure mediche ma anche di essere ascoltata e “coccolata” da chi in quel momento la sta seguendo dal momento dell’accettazione alla dimissione. I nostri collaboratori dimostrano ogni giorno quella sensibilità necessaria per rendere i momenti di ospedalizzazione meno traumatici e sereni possibili. Di questo siamo loro grati”. Soddisfazione è stata espressa anche dalle RSU e da Maurizio Sammartino della FP-CGIL, da Beniamino Gorza della UIL-FPL e da Samanta Grossi della CISL-FP delle rispettive sedi di Treviso.

“L’accordo raggiunto è frutto della collaborazione tra il datore di lavoro e le parti sindacali. Il valore aggiunto è sicuramente la somministrazione a tutti i lavoratori di un questionario che esprimesse le necessità dei dipendenti. Inoltre spero che questo accordo faccia da apripista per le altre strutture private nel Trevigiano. Un comparto con un blocco dei contratti ultradecennale ha bisogno di innovazione e accordi aziendali efficaci.” Ha detto Samanta Grossi della Cisl

“ L’accordo sul welfare fatto ieri in Casa di Cura è forse l’accordo più bello  e proficuo esistente nella provincia di Treviso. Accordo che verrà presentato a breve ai lavoratori e che speriamo di poter prolungare e ulteriormente migliorare negli anni a venire” ha detto Beniamino Gorza della Uil. "Ritengo soddisfacente l'accordo poichè interessa lavoratori di un comparto il cui contratto è bloccato da oltre 12 anni. Su questo versante anche l'accordo sul premio di risultato ha il suo valore per la parziale salvaguardia del potere di acquisto senza il quale non sarebbe stato possibile sottoscrivere quello sul welfare. Risultati raggiunti anche grazie al rilevante contributo dei rappresentanti aziendali nel corso delle trattative." ha detto Maurizio Sammartino della CGIL

Secondo il testo firmato ieri, gli eventuali importi presenti sul conto welfare e non convertiti in beni e servizi, verranno computati per l’anno successivo o monetizzati (al netto del trattamento fiscale) nella busta paga di febbraio 2018. La Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier non è nuova ad iniziative di questo genere. Da parecchio tempo è stato infatti istituito un fondo al quale possono attingere i dipendenti in caso di necessità temporanea, rimborsabile a rate e senza interessi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Baby sitter per i figli e badante per i genitori: premiati i dipendenti della "Giovanni XXIII"

TrevisoToday è in caricamento