Rende la vita impossibile ad un coppia di vicini, un 60enne finisce davanti al giudice
La donna, residente a Montebelluna, ha ottenuto l'ammissione al rito abbreviato, condizionato all presentazione, da parte del difensore, delle cartelle cliniche che comproverebbero i suoi problemi di salute mentale
Una coppia vittima della furia di una 60enne che, per ragioni di vicinato, si è accanita contro i due, anche loro 60enni. «Attenti al padrone di casa» aveva scritto su un cartello apposto fuori dall'appartamento di marito e moglie che, esasperati, hanno deciso di denunciarla per lo stalking.
Ma la donna, residente a Montebelluna dove sono avvenuti i fatti, starebbe facendo i conti con una condizione mentale che l'avrebbe anche portata, un paio di anni fa, a essere sottoposta ad un trattamento sanitario obbligatorio. Così oggi, 15 marzo, il suo difensore (l'avvocato Francesco Tartini, mentre le vittime, costituite come parte civile, sono rappresentate dall'avvocato Roberta Canal) è riuscito a farla ammettere al giudizio in abbreviato, condizionato alla produzione delle cartelle cliniche, di fronte al gup Gianluigi Zulian.
I fatti si sarebbero svolti tra l'autunno del 2019 e l'estate del 2020. «Fra compravendite abusive» diceva ai vicini a rigardo dell'uomo, mentre alla coppia riservava frasi molto più ad "effetto". «Ho un bel coltello con una lama lunghissima ed affilata e ve la faro provare nei muscoli», era il tono delle sue minacce, condite da comportamenti decisamente "poco condominiali", come ad esempio provocare rumori molesti nel cuore della notte.
«Ho anche - millantava - una bella calibro 38 che colpisce bene in mezzo agli occhi». I due 60enni per un po' hanno sopportato, poi invece hanno deciso di sporgere denuncia.