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Cronaca Montebelluna

Guida con patente contraffatta: sanzionato e denunciato il conducente

In fase di controllo del conducente, un cittadino polacco domiciliato nel montebellunese, sono emersi subito dubbi circa la genuinità della patente di guida, peraltro apparentemente rilasciata da autorità ucraine

Nel pomeriggio di martedì scorso, durante le attività di controllo, la polizia locale di Montebelluna fermava un’auto Golf con targa polacca in zona Caonada/Pilastroni. In fase di controllo del conducente - anch’egli polacco domiciliato nel montebellunese - sono emersi dubbi circa la genuinità della patente di guida, peraltro apparentemente rilasciata da autorità ucraine. Da un esame più accurato presso la sede della polizia locale, sono emersi ulteriori dubbi tali per cui la pattuglia operante ha deciso di procedere con il sequestro penale del documento ritenuto contraffatto ed ha richiesto all’autorità giudiziaria – la Procura della Repubblica presso Tribunale di Treviso - la convalida del sequestro necessaria per trattenere il documento ed eseguire la successiva perizia tecnica da parte dei colleghi del LAD, Laboratorio analisi documentali di Treviso. La polizia locale ha quindi proceduto con il sequestro del mezzo; il conducente è stato sanzionato per guida senza patente (sanzione amministrativa di 5000 euro) e denunciato presso l’autorità giudiziaria.

Commenta il sindaco, Marzio Favero: «Il nostro Comando di via Zecchinel si sta distinguendo per la lotta contro chi guida senza patente, senza revisione, e spesso senza assicurazione. I nuovi strumenti elettronici come il Tharga aiutano, perché consentono di avere un immediato riscontro sulla situazione delle automobili che circolano per la città, ma la tecnologia non basta, serve anche l’impegno e la professionalità degli agenti che sta dando i suoi effetti anche sul piano del contrasto all’abbandono dei rifiuti, come dimostra l’episodio di ieri del rinvenimento di diversi sacchi di rifiuti abbandonati da una famiglia che dovendosi trasferire in un’altra città ha avuto la bella pensata di non fare troppa fatica per smaltirli nei centri autorizzati abbandonandoli alle pendici del Montello. Un grazie al comandante Milani e ai suoi agenti per il lavoro non solo di repressione, ma anche di prevenzione che stano sviluppando».

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