Violenza sessuale su pazienti, ginecologo viene condannato per la quarta volta
F.A., 55enne ex medico della Usl, ha ricevuto una sentenza a sei mesi in abbreviato. Per l'uomo, già finito a processo tre volte per lo stesso reato, il gup ha deciso la lieve entità dei fatti
Sei mesi, con la lieve entità prevalente sulle aggravanti e anche sulla recidiva. F.A., ginecologo di Montebelluna, è stato condannato (in abbreviato) oggi, 26 gennaio, per quella che sarebbe la quarta violenza sessuale ai danni di una sua ex paziente. L'uomo (difeso dall'avvocato Alessandra Nava, che ha preannunciato l'appello) era accusato di aver praticato, invece di una normale visita, delle manovre poco ortodosse, che sarebbero sfociate in un abuso sessuale. Il gup Marco Biagetti ha anche deciso che alla parte offesa vadano 10 mila euro per il risarcimento del danno, con la liquidazione ovviamente rimandata a quando la sentenza passerà in giudicato.
Si è concluso così l'ennesimo procedimento a carico del 55enne, medico della Usl 2 - dimessosi dall'incarico dopo essere stato sospeso per un anno dall'azienda sanitaria - che doveva affrontare in Tribunale il quarto clamoroso caso. I primi due episodi erano finiti davanti alla Corte di Cassazione per il terzo grado ed in entrambi i casi gli Ermellini avevano respinto il ricorso, confermando le condanne a un anno per un episodio avvenuto all’ospedale di Castelfranco e a due anni e 10 mesi per un fatto avvenuto durante una visita al “San Valentino” di Montebelluna. Il terzo caso si era concluso invece con un altro abbreviato e ancora con la condanna (in primo grado) a un anno e quattro mesi. F.A. a questo punto rischia di finire in carcere.
Questa volta il ginecologo sarebbe stato incastrato dalla stessa vittima, grazie ad una mail-esca indirizzata al medico all’indomani di un appuntamento ginecologico in un ambulatorio dell’ospedale di Montebelluna e in cui si diceva soddisfatta della sua visita. Lusingato dal messaggio ricevuto, il medico avrebbe risposto confermando che quella avuta con la paziente non era stata una normale visita ginecologica. Ma si tratta di una versione che però F.A. ha sempre respinto con fermezza.