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Cronaca Montebelluna

Botte alla compagna e minacce di morte al figlio: 31enne alla sbarra

L'uomo, residente a Montebelluna, rampollo di "buona famiglia", è accusato di maltrattamenti e stalking ai danni della "ex", una 29enne. Oggi, 24 maggio, è stata ascoltata la deposizione della donna

Era stata una relazione "tribolata", caratterizzata dai comportamenti di lui, che in passato avrebbe avuto anche problemi legati alla dipendenza da sostanze stupefacenti. E neppure la gravidanza della compagna avrebbe contribuito a migliorare la situazione, tanto che l'uomo se la sarebbe presa anche con il figlio nato da poco, minacciando anche lui di morte.

Il processo a un 31enne di Montebelluna, figlio di una famiglia molto "in vista", è entrato oggi, 24 maggio, nel vivo. I giudici del collegio (Umberto Donà, Alberto Fraccalvieri e Carlotta Brusegan) hanno ascoltato infatti la deposizione della ex compagna, una 29enne anche lei di Montebelluna, che ha raccontato come, dall'avvio della relazione, il giovane fosse estramente possessivo nei suoi confronti, tanto da esigere di vedere il telefono cellulare, dal non volere rapporti con la famiglia di lei ed essere un violento.

L'incubo della donna (costituitasi come parte civile e difesa a processo dagli avvocati Fabio Capraro e Luciano Meneghetti, mentre l'imputato è assistito dall'avvocato Fabio Crea) è durato dal 2019 al 2021. Alla fine, in seguito ad una violenta discussione, la ragazza ha sporto denuncia facendo finire in manette il 31enne, poi scarcerato ma sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna. Secondo le indagini, condotte dalla Procura di Treviso e coordinate dal pubblico ministero Mara De Donà, l'uomo  avrebbe vietato alla "ex" ogni tipo di contatto sociale con l'esterno, non permettendole di uscire e obbligandola a rinunciare a far visita ai suoi genitori. Poi le botte, che la 29enne avrebbe subito anche durante il periodo in cui era incinta. Nato il bambino, contro cui il 31enne si sarebbe scagliato minacciandolo di morte, è arrivata la decisione della donna di interrompere la relazione. Ma a quel punto, tornata a  vivere dai genitori, la rabbia di lui si sarebbe acuita, dirigendosi anche nei confronti degli ex suoceri e dell'ex cognato. «Prima o poi - le avrebbe detto - dovrai uscire, ammazzo te e la tua famiglia, vi faccio mangiare m....». Il tutto condito da appostamenti presso la casa dei genitori di lei, continue telefonate e sms con i quali l'avrebbe minacciata pesantemente, tanto da costringere l'intera famiglia a cambiare le proprie abitudini di vita.

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