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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna

Rapina in stazione, condannati i due responsabili

Sentenza pari a due anni e quattro mesi ciascuno per Imad Rabroub, 31 cittadino originario del Marocco e il connazionale Amine Mattat, di 26 anni, che la notte del 19 giugno del 2020, a Montebelluna, si erano resi protagonisti , insieme a Leboz Mohammed, anche lui marocchino e che è già stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione, di una aggressione nei confronti di un italiano e una sua amica

Due anni e quattro mesi ciascuno. Questa la pena inflitta oggi, 24 novembre, a Ammine Mattat, 26 anni, e al 31enne Imad Rabroub, entrambi cittadini marocchini, responsabili  della rapina (e delle lesioni personali provocate) avvenuta il 19 giugno del 2020 a Montebelluna e in cui era rimasto vittima un italiano di origine brasiliana - Mario Guidolin Da Costa - e una amica. Il terzo uomo, un nordafricano di 25 anni, Leboz Mohammed, è già stato condannato, il 27 aprile del 2021, a 3 anni e 5 mesi di reclusione. I due, difesi dagli avvocati Remo Lot e Cristian Finotti che hanno annunciato appello, sono stati giudicati in abbreviato davanti al gup di Treviso Piera De Stafani.

In compagnia di una 49enne, quando era da poco passata la mezzanotte, Guidolin Da Costa si è diretto  verso la stazione ferroviaria dopo aver trascorso la serata in città. All’arrivo al binario però i due si sono resi conto di avere perso il treno che li avrebbe riportati a Treviso. Così, in attesa del convoglio successivo, hanno deciso di ritornare verso il centro della città e fare una passeggiata. Appena scesi sul sottopassaggio che porta all’esterno della stazione ferroviaria si sono trovati nell’incubo. I magrebini li stavano aspettando; a quell’ora nella zona non c’erano che pochissime persone e i tre sono riusciti a mettere a segno il colpo. Si sono avventanti sulle vittime, colpendole a schiaffi e strattoni. Alla donna hanno subito preso la borsa nella quale era custodito il portafogli. Non contenti le hanno strappato dal collo una collanina d’oro. Al 39enne è andata ancora peggio: è stato preso a pugni e derubato di un paio di occhiali e del telefono cellulare. Subito dopo il colpo, i tre sono fuggiti disperdendosi nella zona circostante.

Ma i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Montebelluna, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a bloccare uno dei malviventi e arrestarlo con l’accusa di rapina. Il giovane aveva ancora con sé la refurtiva che è stata così recuperata. In seguito i militari dell'Arma sono riusciti a identificare anche gli altri complici.

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