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Cronaca Montebelluna

A Montebelluna centinaia di studenti in corteo al grido di "Scuola e Università sono in rosso"

Venerdì mattina il corteo nazionale organizzato da Rete degli Studenti Medi e da UDU - Unione degli Universitari per protestare contro il sistema dell'istruzione italiana

MONTEBELLUNA Venerdì mattina a Montebelluna centinaia di studenti hanno aderito alla manifestazione nazionale "Scuola e Università sono in rosso" promossa dalla Rete degli Studenti Medi e da UDU - Unione degli Universitari in occasione della Giornata Internazionale dello Studente. La volontà dei ragazzi è quella di chiedere diritti e finanziamenti per il sistema di istruzione in quanto "le disuguaglianze sociali si combattono a partire dalle nostre scuole, non permettendo che nessuno rimanga indietro. Siamo scesi in piazza per una scuola che non ci lasci in mutande! Vogliamo investimenti sull’istruzione pubblica, per scuole sicure e un diritto allo studio che garantisca a tutti gli studenti di poter raggiungere i propri obiettivi!" scrivo sui social i vertici del movimento studentesco.

"Mancano quelle risorse che dovrebbero garantire qualità nel nostro sistema di formazione: lo Stato, in questi anni di crisi economica, ha tagliato l’istruzione più che qualsiasi altro settore pubblico. L’Italia investe il 7,1% del PIL in istruzione, ultimi tra i paesi più sviluppati: la media OCSE è infatti al 11,3%! - continuano gli studenti - Per questo il primo passo necessario è quello di ripartire dal finanziamento dell’istruzione pubblica.Ci mobilitiamo perché la più importante perdita subita da scuole ed università in questi anni siamo proprio noi studenti. Terminare le scuole superiori comporta enormi sacrifici per via dei costi altissimi di trasporti e libri, a causa di un diritto allo studio praticamente inesistente. Accedere all’università è sempre più difficile: già all’ingresso ci scontriamo con la barriera del numero chiuso, e una volta dentro, la carenza di borse di studio e i costi elevatissimi di tasse (le terze più alte in Europa) affitti e trasporti, rendono quasi impossibile portare a termine la laurea. Vogliamo che i luoghi dell’istruzione siano realmente accessibili!"

"Ci mobilitiamo perché dalla scuola e dall’università ci aspettiamo formazione di qualità e non sfruttamento! L’alternanza scuola lavoro è stata resa obbligatoria tre anni fa senza garantire a tutti percorsi di qualità e diritti. E l’unico investimento in legge di bilancio sono i bonus per le aziende che assumono gli studenti ospitati in alternanza. Vogliamo un investimento sulla formazione dei nostri docenti, vogliamo che siano garantite la qualità e la gratuità dei percorsi e una vera Carta dei Diritti degli Studenti in Alternanza che ci viene promessa da troppo tempo! Per gli studenti universitari poi, i tirocini curriculari sono totalmente privi di diritti minimi garantiti e spesso manca del tutto una vigilanza sulla qualità dell’esperienza formativa. Siamo stanchi di tutto questo, non siamo risorse da sfruttare! - fa sapere l'UDU - Scendiamo in piazza e ci mobilitiamo perché vogliamo prospettive per il nostro futuro. I più alti titoli di studio non vengono valorizzati nel mondo del lavoro, la disoccupazione giovanile cresce e siamo condannati ad anni di impieghi precari e sottopagati. Non è attraverso gli sgravi di questa legge di bilancio che si creano opportunità per i giovani: le politiche fallimentari del jobs act lo hanno già dimostrato! Servono investimenti pubblici consistenti per la creazione diretta di lavoro, serve garantire diritti universali, serve creare le condizioni per la stabilità, perché vogliamo costruire il nostro futuro nel paese che ci ha formato senza essere costretti a fuggire all’estero. Invertire la rotta è possibile, ma non possiamo più aspettare: scuola e università sono in rosso, e anche noi studenti!".

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