rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Codognè

Moria di trote a Codognè, Zanoni: "Cosa fa la Regione per tutelare l’ittofauna del Veneto?"

Il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni: "Quanto accaduto nell’allevamento di Codognè è gravissimo e, visto che non si tratta dell’unico episodio, è evidente che non sta facendo abbastanza”

CODOGNE' “La Regione deve proteggere le risorse idriche e l’ittofauna del Veneto, adottando misure di prevenzione e vigilanza, soprattutto nei periodi di siccità che comportano maggiori concentrazioni di inquinanti neI corsi d'acqua. Quanto accaduto nell’allevamento di Codognè è gravissimo e, visto che non si tratta dell’unico episodio, è evidente che non sta facendo abbastanza”. Ad affermarlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, che ha presentato un’interrogazione urgente dopo gli ultimi casi in provincia di Treviso e Padova.

Quella avvenuta nell’azienda ittica di Roverbasso a fine luglio è una vera e propria strage, al momento a quanto pare ancora impunita: ben 60 quintali di pesci morti con ripercussioni anche economiche pesantissime. I vigili del fuoco hanno installato una barriera assorbente all’imbocco del Resteggia, che ‘rifornisce’ l’allevamento, per bloccare l’eventuale fonte di inquinamento, ma ancora non abbiamo certezze. I tecnici dell’Arpav hanno eseguito dei prelievi a campione nelle vasche dell’allevamento e a monte del fiume, mentre i carabinieri hanno avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità. Purtroppo non è una novità: stessa zona, a pochi di chilometri di distanza, si era già verificata una situazione analoga, in un allevamento a Tempio di Ormelle con 60mila trote, circa 300 quintali, morte. E non dobbiamo dimenticare gli episodi più recenti nel Padovano, nel fiume Tergola tra Vigonza e Campodarsego e nello scolo Degora Rotella a Solesino.

“La Regione – spiega Zanoni – ha il dovere di dare risposte ai cittadini e si deve attivare per salvaguardare le risorse idriche e la biodiversità dei corsi d’acqua del territorio. Perciò voglio sapere quali accertamenti sono stati effettuati sia da Arpav che dalle Ulss competenti, per individuare le cause e gli eventuali responsabili. Sotto questo punto di vista, però, la Giunta non brilla per tempismo e sensibilità: il primo giugno scorso ho presentato un’interrogazione sull’inquinamento dei corsi d’acqua di Vedelago, che confluiscono nel Sile, con un’ingente formazione di schiuma e la conseguente morìa di centinaia pesci. Sto ancora aspettando una risposta, anche se Arpav mi ha fatto sapere che la causa sarebbe stato lo scarico abusivo dei reflui provenienti dalla pulizia e lavaggio di griglie  per la cottura di carni argentine di una azienda locale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Moria di trote a Codognè, Zanoni: "Cosa fa la Regione per tutelare l’ittofauna del Veneto?"

TrevisoToday è in caricamento