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Cronaca Spresiano

Cava Mosole, mobilitazione dei sindacati: «L'azienda non vuole incontrarci»

Venerdì 20 gennaio presidio di Cgil, Cisl e Uil Treviso fuori dalla cava in cui ha perso la vita il 31enne Andrei Perepujniy. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil uniti per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro

Nessuna risposta da parte del Gruppo Mosole alla richiesta di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di incontrare i vertici aziendali per chiarire la dinamica dell’incidente mortale costato la vita lunedì pomeriggio all'operaio 31enne Andrei Perepujnii mentre lavorava nella cava Mosole alle Bandie di Lovadina (Spresiano). Per questo motivo, venerdì 20 gennaio, le tre federazioni sindacali dei lavoratori delle costruzioni, alle 9.30, si sono radunati in presidio davanti a Cava Mosole.

Presidio sindacati Cava Mosole

I commenti

«Ci siamo presentati in azienda all’indomani dell’accaduto per una visita ispettiva - spiega Marco Potente segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso - ma l'accesso ci è stato negato. Ci è stato detto che avremmo ricevuto una convocazione nelle ore successive, abbiamo atteso fino alle 20 di oggi, giovedì, ma non abbiamo ricevuto nulla. Siamo preoccupati perché non abbiamo avuto alcun tipo di informazione riguardo al gravissimo fatto che ha portato via la vita a un operaio di 31 anni mentre lavorava nella cava. Questo non è accettabile».

«Siamo venuti per chiedere all'azienda Mosole un incontro ufficiale ma non abbiamo ottenuto risposte dirette. Solo la stampa è stata informata, da un punto di vista umano non ci sembra giusto - aggiungono dalla Fillea Cgil di Treviso -. Parlare di sicurezza con i rappresentanti dei lavoratori pensiamo sia una priorità. Gli infortuni nella Marca continuano ad essere troppi, ma la politica non sta investendo in sicurezza. Aumentare gli ispettori sui luoghi di lavoro aiuta solo fino ad un certo punto. Le aziende che lavorano con l'estero hanno capito l'importanza della tutela dei lavoratori. Purtroppo in tante realtà del nostro territorio questi investimenti sulla sicurezza non vengano fatti. Una situazione che ci auguriamo possa cambiare al più presto».

Angelo Landolfo di Feneal Uil conclude: «Tragedie come questa non vanno prese sotto gamba, vogliamo essere messi al corrente di quanto accaduto. Sappiamo che Andrei è morto mentre lavorava da solo, questo non dovrebbe mai accadere perché nessuno ha dato l'allarme dopo l'incidente. Esigiamo spiegazioni al più presto dalla ditta Mosole, al più presto incontreremo anche i dipendenti per confrontarci su quanto accaduto».

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