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Cronaca

Coronavirus, mondo delle bocce venete in lutto: morto il campione Giuliano Mirandola

Numero 1 regionale della Cat. A di Raffa, ed uno dei migliori giocatori a livello nazionale, è deceduto dopo aver contratto il Covid-19. In passato aveva giocato a Treviso e Caerano

Grave lutto nel mondo delle bocce venete. Giovedì è difatti purtroppo scomparso il 62enne Giuliano Mirandola, numero 1 della classifica regionale di Cat. A "raffa", nonché uno dei migliori giocatori a livello nazionale. Mirandola era originario di Villafranca (VR) dove era tornato a risiedere dopo la pensione. Abile giocatore, in passato è stato tesserato anche nella Dlf Cortesissima di Treviso (città nella quale alcuni mesi fa aveva giocato persino l'atteso torneo del Centenario).

Nel 2015, infatti, il sodalizio trevigiano aveva colto al volo la possibilità di ingaggiarlo sfruttando il suo lavoro in un fabbrica di attrezzature sportive di Montebelluna, affiancandolo quindi a Sergio Bellato con cui formò fin da subito una coppia fortissima, tanto da vincere molteplici gare sia a livello regionale che nazionale oltre che il Pallino d'Oro. Dopo l'esperienza nel capoluogo, Mirandola si è poi trasferito a: Caerano di San Marco con la Azzurralpina (spesso in coppia con Luciano Battilana e con la quale, ad esempio, nel 2016 aveva vinto il 7^ Memorial Discardi Benito); Venezia con la Bocciofila Serenissima; Brescia e Bergamo con la Bocciofila Tritium (in coppia con Mirko Fasoli con cui nel 2017 ha vinto anche il 1° Trofeo Sponsor, gara regionale a coppie A-B-C promossa dalla Bocciofila Jolly di Bolzano), per poi tornare a casa nella sua Villafranca dove nella Peschiera Salumi Leoncini ha composto un bel duo con il compagno Alberto Selogna, tanto da vincere nel 2019 anche il Gran Premio Arcos Brescia Bocce. Giuliano Mirandola, deceduto dopo aver contratto il Coronavirus, lascia la figlia Maria Grazia con Riccardo, la sorella Germana, i parenti e tantissimi amici e tifosi che in questi anni hanno potuto ammirare le sue gesta nelle bocciofile di tutta Italia.

Tra i primi a ricordarlo Federico Piovesan, in passato suo compagno di squadra nel trevigiano: « Sei entrato nella mia vita attraverso lo sport delle bocce come una figura da imitare, come il campione dal quale copiare sempre qualcosa. Col tempo, però ,sei diventato un amico, un punto di riferimento al di là del contesto sportivo, uno zio brontolone che trovava sempre un momento per chiamarmi, chiedermi come stavo e come mi andava la vita. Onestà, dedizione, saggezza, passione e tanti bei ricordi che porterò sempre con me. Signore e signori Giuliano Mirandola !Buon viaggio amico mio». Anche la Bocciofila Ai Tre Mulini di Trebaseleghe (PD) lo ha voluto ricordare: «Siamo profondamente tristi per la morte di un caro amico e sempre presente alle nostre gare...l'anno scorso arrivato secondo al Trofeo Città di Trebaseleghe di settembre. Riposa in pace». Infine, un bel pensiero è poi arrivato anche da Francesco Servadio: «Venivi spesso a Bolzano. In campo eri tostissimo: raccontare le tue vittorie e fotografarti è stato sempre un piacere. Non hai perso la partita, perché hai dovuto affrontare il più sleale degli avversari, talmente sleale da essersi reso invisibile. Ad armi pari avresti vinto ancora tu! Ciao, Giuliano!».

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