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Cronaca

Cinema, è morto Vincenzoni sceneggiatore di Sergio Leone

E' scomparso all'età di 87 anni lo sceneggiatore nato a Treviso Luciano Vincenzoni. Tra i suoi lavori passati alla storia del cinema i western di Sergio Leone: era stimato e molto amato anche ad Hollywood

E' morto questa notte a Roma all'età di 87 anni Luciano Vincenzoni, uno dei più grandi sceneggiatori italiani.

GLI INIZI. Nato a Treviso nel 1926, andò prest a Padova per dedicarsi al cinema e poi da qui fino a Roma dove entrò subito in contatto con Cinecittà e i grandi maestri dell'epoca. Nel 1954 esordì con il film "Hanno rubato un tram", diretto da Aldo Fabrizi, che lo diventare milionario e gli spalancò le porte del grande cinema.

UNA LUNGA CARRIERA. Conobbe Pietro Germi, per il quale scrisse "Il Ferroviere" e più avanti "Sedotta e abbandonata" e "Signore & signori". Nella sua lunga carriera ha lavorato anche con con Giuseppe Tornatore e Dino De Laurentiis, scrivendo i soggetti di film come "La grande guerra", "Il gobbo", "I due nemici". Firmò commedie ("Piedone lo sbirro", "Casablanca Casablanca", "Il conte Tacchia") drammi storici ("I paladini"), tragedie realiste come lo sfortunato "La cuccagna" di Luciano Salce e il molto autobiografico "Libera amore mio" di Bolognini), film d'avanguardia come "Un tranquillo posto in campagna" di Elio Petri. 

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SODALIZIO CON SERGIO LEONE. Importante anche il sodalizio con Sergio Leone per il quale firmò le sceneggiature western di "Per qualche dollaro in più", "Il buono, il brutto e il cattivo" e "Giù la testa". Stimato a Hollywood, amico di Billy Wilder, ha incarnato la storia del cinema italiano dagli anni Cinquanta ad oggi scrivendo oltre 60 film. Uno dei suoi più grande fan resta Quentin Tarantino.

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