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Cronaca Farra di Soligo

Si è spento Rino Bubola, ultimo bersagliere reduce della Seconda Guerra Mondiale

La morte lo ha colto a 99 anni. Membro del Reggimento Bersaglieri motorizzati, riuscì a scappare alla deportazione con una buona dose di coraggio e fortuna

Se n’è andato sabato mattina a 99 anni, all’ospedale di Vittorio dove era ricoverato da qualche giorno, il reduce dei Bersaglieri Rino Bubola. Rino, ultimo bersagliere dell'Alta Marca reduce della Seconda Guerra Mondiale, era stato inviato militare in terra francese con il 3° Reggimento Bersaglieri motorizzati. Rientrato successivamente in Italia a Torino, l’8 settembre, la caserma dove alloggiava fu presa dai tedeschi e Rino venne così catturato e caricato in un treno che lo avrebbe dovuto portare nei campi di prigionia in Germania.

La fortuna volle che lungo il tragitto, approfittando di una curva dei binari e del rallentamento del convoglio, riuscì a saltare in una scarpata. I tedeschi però se ne accorsero e gli spararono invano mentre il treno continuava la sua corsa. Rino a quel punto corse il più veloce possibile finché, ormai esausto, non si fermò. In seguito, con l’aiuto di brave persone, trovò il modo di arrivare fino a Vicenza per poi salire fino al Santuario della Madonna di Monte Berico a cui era molto devoto, donando così alla Chiesa tutto quello che aveva in tasca: 13 lire. Con altri mezzi di fortuna, tra cui una bicicletta, tornò infine a casa dove potè riunirsi con la famiglia e con il fratello Ferrucio rientrato anche lui solo il giorno prima, ricominciando così una nuova vita.

«Il 30 marzo 2019, con delle rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, eravamo andati a casa sua a rendergli omaggio...era così fiero del suo cappello piumato - ricorda il sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin - Rino era l’ultimo reduce dei bersaglieri rimasto in vita in tutta la zona tant’è che per salutarlo quel giorno di due anni fa erano venuti in tanti da tutta la Provincia. L'anno scorso, invece, in occasione del 75° anniversario della Liberazione ci inviò un videomessaggio che si concluse con queste parole: "So bene cosa vuol dire guerra, ma questo virus è molto peggiore. Mi raccomando a tutti: uscite solo per necessità con guanti e mascherine". Questo dimostra quale bella persona lui fosse. Ci mancherai Rino, condoglianze alla famiglia e in particolare alla figlia Ida».

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