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Cronaca Conegliano

Novemila visitatori in un mese: record di presenze per la mostra dedicata a Giotto

Tutti in coda all'ingresso di Palazzo Sarcinelli a Conegliano per ammirare le bellezze e l'arte creata dall'autore della Cappella degli Scrovegni. Tantissimi i giovani in visita

CONEGLIANO Successo strepitoso per la mostra “A tu per tu con Giotto - Alla scoperta della Cappella degli Scrovegni”, che ha portato a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano da giovedì 7 dicembre a mercoledì 10 gennaio, la realizzazione in scala 1:4 della Cappella degli Scrovegni con la riproduzione ad alta definizione di tutti gli affreschi di Giotto. Oltre novemila sono infatti i visitatori che non si sono voluti perdere l’occasione di entrare nel meraviglioso mondo - quello della storia di Maria e di Gesù, raccontata attraverso 36 scene scandite in tre macrosequenze di 12 episodi ciascuna - dipinto in modo unico dal pittore toscano.

Un vero e proprio boom di partecipazione alla rassegna (prodotta e circuitata da Itaca Eventi) di cui è ideatore e curatore il professor Roberto Filippetti e gestita, per l’area coneglianese, da Maratona di Treviso insieme al Centro Culturale Humanitas e a Comunione e Liberazione Diocesi Vittorio Veneto, con il supporto e il patrocinio del Comune di Conegliano e la collaborazione della Regione Veneto (Assessorato all’Istruzione) e dell’Ufficio Scolastico regionale del Veneto. Boom di coinvolgimento, come guide, dei ragazzi delle scuole superiori (in totale 30, dai 16 ai 18 anni, provenienti dal Liceo Marconi, dalla scuola enologica Cerletti, dal Collegio Immacolata, dall’Istituto Da Collo di Conegliano e dall’Isiss Casagrande di Pieve di Soligo, oltre a uno studente universitario di lettere). Boom di partecipazione degli alunni delle scuole coneglianesi, dalle elementari, alle medie, fino alle superiori, che, accompagnati dai loro professori hanno vissuto una “gita scolastica” formativa ma anche molto divertente. Grandissima anche la risposta della comunità che nei pomeriggi, soprattutto durante le festività, ha preso letteralmente d’assalto Palazzo Sarcinelli. Grandi e piccini, famiglie e gruppi di amici, anziani e giovani, coneglianesi, trevigiani, veneti e stranieri. Davvero in tantissimi, di ogni ceto, provenienza, cultura hanno potuto godere di una mostra che ha dimostrato, una volta di più, come l’arte sia universale, capace di “toccare” tutti.  E lasciarli a bocca aperta, nell’alzare gli occhi a quel cielo stellato composto con la preziosissima azzurrite e formato da ben 800 stelle a 8 punte.

“È stata un’esperienza straordinaria, in primis per i ragazzi, che hanno trovato un luogo dove essere educati e seguiti, in maniera professionale ma anche divertente – hanno detto Andrea Baffoni, di Comunione e Liberazione e Aldo Zanetti di Maratona di Treviso – Proprio i ragazzi che hanno fatto da guide hanno dimostrato una grande maturità, riuscendo a vivere appieno questo contesto di bellezza, di bontà, di giustizia e riuscendo a “ritornare” ai visitatori i concetti che il professor Filippetti ha trasmesso loro. Questa mostra si è dimostrata un’eccellente proposta educativa per le scuole e culturale e artistica per tutta la città”. Un grande plauso è arrivato dall’amministrazione comunale. “Sono proprio queste le iniziative che danno un valore aggiunto alla comunità, in quanto rappresentano un esempio di sinergia nel realizzarle e portano ad un ottimo risultato - ha riferito il vicesindaco e assessore alla cultura, Gaia Maschio – continueremo a lavorare in questa direzione”.
 
Sentito e appassionato il lavoro delle guide. “I ragazzi si sono dimostrati all'altezza del loro compito tanto da ricevere sempre applausi a fine guida – ha sottolineato Serena Tonon, responsabile delle guide insieme al professor Luigi Floriani e supportata dalla segretaria Yvonne Uwase - al di là dei risultati e della bravura dei ragazzi, tutti si sono innamorati della storia dell'arte. Basti pensare che lo studente, Giacomo, universitario di lettere classiche coinvolto nel progetto cambierà il suo indirizzo per specializzarsi in storia dell'arte. Mi auspico che questa esperienza possa portare a pensare a un nuovo metodo di insegnamento più divertente e coinvolgente, come ha fatto vedere il professor Filippetti durante la formazione”. Soddisfatti i ragazzi, come Camilla. “Fin da quand’ero piccola sognavo di poter diventare una di quelle guide speciali, quelle che non si limitano a ripetere a memoria quello che sanno, ma che amano ciò di cui parlano e trasmettono questa passione con la spiegazione e fanno innamorare tutti gli ascoltatori – ha commentato la studentessa - nulla può competere con gli sguardi felici e ammirati dei visitatori che applaudono alla fine della visita”. Entusiasta anche Justin, un altro studente-guida. “Moltissimi bambini sono entrati in quella piccola stanza e il desiderio, rappresentato dal magnifico cielo stellato, è stato il primo a nascere nei loro cuori – ha affermato - parlo di desiderio di conoscere, di scoprire e di ascoltare quelle due figure più grandi, ma non troppo, parlare della storia disegnata nei trentasei affreschi, pieni di emozioni e dettagli. Gli adulti, invece, molto più seri e silenziosi, hanno lasciato trapelare dai loro volti mille colori, come se anche loro potessero sentirsi arcobaleno di fronte a una simile opera, ma non volessero farlo capire. C'è stata anche l'occasione di ridere e divertirsi molto, sia con i visitatori, sia con i compagni che, in quel momento, partecipavano a quell'avventura che fa sentire adulti”.

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