rotate-mobile
Cronaca Motta di Livenza

Anziana lasciata da sola su una sedia a rotelle, precipita nella rampa delle scale e muore

L'episodio è avvenuto lunedì 8 agosto presso una casa di riposo di Motta di Livenza. La vittima si chiamava Amelia De Marchi, 94 anni. La Procura ha aperto un'indagine

MOTTA DI LIVENZA La avrebbero lasciata da sola davanti a una rampa di scale e l'ultranovantenne precipita, battendo violentemente il capo e spirando poche ore dopo per i pesanti traumi riportati. L'ennesimo, gravissimo incidente in una struttura per anziani non autosufficienti, sul quale la Procura di Treviso ha già aperto un fascicolo, si è verificato lunedì scorso, 8 agosto, nella casa di riposo “n.d. M. Tomitano e N. Boccassin”, a Motta di Livenza, in provincia di Treviso.

La vittima si chiamava Amelia De Marchi, aveva 94 anni e non era autosufficiente: era costretta in carrozzina. Precedentemente residente a Gorgo al Monticano, sempre nel Trevigiano, era ospite dal 2005 in quel centro residenziale per anziani con 143 posti letto.

A quanto è stato riferito ai familiari della vittima, in particolare all'unico figlio, rientrato di corsa dall'Inghilterra, dove vive, e a un cugino, la signora si sarebbe trovata al secondo piano assieme ad un gruppo di anziani che dovevano essere accompagnati in giardino. L'unica inserviente presente ha cominciato a far scendere gli ospiti in ascensore, facendo la spola, ma avrebbe lasciato colpevolmente da sola e incustodita la signora Amelia e, altra aggravante, senza inserire il freno nella sedia a rotelle.

De Marchi Amelia-2

Cosa sia esattamente successo in quei frangenti non si sa bene, non ci sarebbero testimoni, sta di fatto che la carrozzina con la novantaquattrenne è precipitata dalla vicina rampa di scale e la malcapitata, che è rotolata per ben due piani, è rimasta esanime a terra riportando lesioni devastanti: polifratture e, soprattutto, un trauma cranico violentissimo. Una volta scattato l'allarme, la De Marchi è stata trasportata all'ospedale di Oderzo, ma i medici non hanno potuto nulla: dopo poche ore è deceduta senza mai riprendere conoscenza.

Informata mercoledì dell'accaduto dalla Direzione Sanitaria dell'Asl, e non dalla direzione della Casa di Riposo, la Procura di Treviso ha aperto un procedimento per il tramite del Sostituto Procuratore Mara Giovanna De Donà, che ha posto sotto sequestro la salma, nell'obitorio dell'ospedale di Oderzo, per disporre l'eventuale esame autoptico. I familiari, attraverso il consulente personale Riccardo Vizzi, si sono subito rivolti a Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, per fare piena luce sull'accaduto e per accertare, appunto, tutte le responsabilità, sia quelle specifiche dell'addetta sia quelle della struttura, che appaiono pesanti: non si capisce, in particolare, come mai vi fosse una sola inserviente a seguire un intero gruppo di anziani. E andrà accertato anche se quelle scale erano a norma e se erano dotate dei dispositivi antiscivolo.

“Aspettiamo che l'autorità giudiziaria faccia il suo lavoro per chiarire le cause di questa morte assurda, certo è che è l'ennesima tragedia che accade in una casa di riposo: purtroppo, stiamo seguendo numerosi casi sul genere – afferma il Presidente di Studio 3A, dott. Ermes Trovò - E' inaccettabile che strutture che hanno in affidamento così tanti pazienti anziani e bisognosi di assistenza, e che proprio per questo dovrebbero avere standard di servizio elevatissimi, possano commettere errori e negligenze così gravi, che non possono essere sempre liquidati come errore umano: notiamo infatti che il più delle volte questi incidenti capitano a causa del sotto organico in cui sono costretti a lavorare gli operatori, e il fatto che ci si trovi in un periodo di ferie non giustifica cali di attenzione. Una cosa è certa: andremo fino in fondo per rendere giustizia alla signora Amelia e ai suoi familiari e non solo in sede civile. Qui infatti sembrano esservi tutti gli estremi per agire anche in sede penale: chi ha sbagliato deve pagare, anche per evitare che incidenti simili possano capitare ad altri ospiti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anziana lasciata da sola su una sedia a rotelle, precipita nella rampa delle scale e muore

TrevisoToday è in caricamento