Entra in Comune e semina il caos, 45enne a processo
A.S., un uomo residente a Motta di Livenza, è accusato di danneggiamento e minaccia. Sarebbe entrato negli uffici degli assistenti sociali della sede municipale mottense, rompendo il vetro di una porta e minacciando con una scheggia una delle lavoratrici
Si è presentato all'interno del comune di Motta di Livenza e lì avrebbe seminato il caos. A.S., un 45enne del posto difeso dall'avvocato Cristian Finotti, è comparso oggi, 16 marzo, di fronte al giudice nel processo che lo vede imputato dei reati di danneggiamento e minaccia. Alla base del suo comportamento ci sarebbe la questione della casa dell'Ater, da cui l'uomo sarebbe stato fatto uscire.
I fatti risalgono al 15 settembre del 2017. A.S. avrebbe dovuto sgomberare l'alloggio comunale che occupava e, contemporaneamente, non avendo dove andare, sarebbe stato ricollocato all'interno di un bed&breakfast in attesa di una nuova assegnazione. Ma la prenotazione della camera non fu fatta e l'uomo, attualmente recluso nel carcere di Venezia per altra causa, sarebbe stato costretto a passare la notte all'addiaccio.
Così, il mattino seguente, si è presentato presso la sede degli assistenti sociali del comune di Motta, dove avrebbe preso a calci una porta, mandando in frantumi il vetro. Poi, presa una scheggia, avrebbe minacciato una delle assistenti sociali, all'urlo di «mi taglio le vene e ti ammazzo». L'amministrazione comunale si è costuita come parte civile, difesa dall'avvocato Daniele Panico.