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Cronaca Motta di Livenza

Maltratta la moglie per ventotto anni, condannato un 59enne

L'uomo, residente a Motta di Livenza, ha ricevuto una sentenza di 1 anno e 4 mesi con i benefici della condizionale. Il difensore, l'avvocato Ilaria Pempinella, è riuscita a dimostrare che il suo comportamento era dovuto alla dipendenza dall'alcol

Violenze familari e maltrattamenti che sarebbero durati per 28 lunghi anni e che, negli ultimi tempi, avrebbero riguardato anche la figlia 22enne. R.C., un 59enne residente a Motta di Livenza, sarebbe stato però schiavo dell'alcol. Una dipendenza, fattasi più acuta negli ultimi anni, che lo avrebbe portato anche ad un ricovero in una struttura specializzata e che sarebbe ancora in corso. Ieri, 20 luglio, l'uomo è stato condannato, in abbreviato di fronte al gup marco Biagetti, a 1 anno e 4 mesi, con la concessione delle generiche e la sospensione della pena. Il pubblico ministero Francesco Torri aveva invece chiesto 2 anni e otto mesi, con la semplice riduzione di un terzo della pena totale per il rito.

L'uomo, che si sta separando dalla moglie, avrebbe aggredito e inveito contro la moglie, sin dai tempi della convivenza, cominciata nel 1993. «Alla tua età - le avrebbe detto - non sei capace di fare le cose, vergognati», accusandola di essere indifferente ai suoi "bisogni sessuali". «Non sei capace di fare la moglie» avrebbe poi aggiunto una volta scoperto nei suoi tradimenti. «Trovati qualcuno con cui fare p...., vai a fare la p..., devi andare a battere» erano alcune delle frasi che rivolgeva al coniuge. E contro la figlia, diventata grande, indirizzava la propria acrimonia chiamandola «mantenuta» e «troia».

In preda ai fumi dell'alcol, nel periodo precedente alla denuncia, che è del 2021, si rivolgeva alla moglie dicendole anche di stare attenta «perché ti lascio senza un soldo e sarai costretta ad andare a battere per pagare le bollette, ti chiudo il conto corrente». Il suo legale, l'avvocato Ilaria Pempinella, è riuscita perà a dimostrare che il comportamento dell'uomo era legato ad un intossicazione cronica da sostanza alcoliche, uno stato di continua ubriachezza che avrebbe fatto perdere al 59enne la sua lucidità. 

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