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Cronaca Motta di Livenza

Scandalo mense scolastiche: libera la 45enne di Oderzo finita ai domiciliari

Il tribunale del riesame di Trieste ha annullato l'ordinanza con cui, il 2 luglio scorso, la opitergina Katty Bandiera era sottoposta alla misura cautelare. La donna è accusata di frode nelle pubbliche forniture aggravata

Il tribunale del riesame di Trieste ha annullato l'ordinanza con cui, il 2 luglio scorso, era finita agli arresti domiciliari la 45enne di Oderzo Katty Bandiera, addetta alla gestione mense della società Ep spa, indagata nell’ambito dell’inchiesta sul servizio di refezione delle mense scolastiche condotta dai carabinieri del Nas di Udine. Liberato anche Pasquale Esposito, 73enne di Napoli, fondatore della società che ha sede legale a Roma. Restano invece in misura cautelare (sempre ai domiciliari) Massimo Vaccariello, 57enne di Volla (Napoli), capo della divisione Food service, e l’altro direttore d’area, Agostino Cascone, 33 anni, di Sant’Antonio Abate (Napoli).

La responsabile dei centri cottura della EP s.p.a., società con sede legale a Roma ed operativa a Napoli, è finita agli arresti domiciliari nel quadro di una indagine che ipotizza il reato di frode nelle pubbliche forniture nella forma aggravata avendo come oggetto sostanze alimentari, commesso in danno dei Comuni di Udine, Varmo, Trivignano Udinese, Tarcento, Arta Terme, Rive d’Arcano (Ud), Vito d’Asio (Pn), Cimadolmo, San Polo di Piave e Motta di Livenza in provincia di Treviso, i quali avevano tutti affidato in appalto i servizi di ristorazione scolastica e di fornitura di pasti a domicilio alla società interessata dalle indagini.

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