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Cronaca

Circolava da sei anni con targa rumena eludendo le tasse: la polizia lo scopre

Il 28enne straniero aveva fittiziamente immatricolato la sua auto in Romania per poi rientrare in Italia. Voleva risparmiare così su assicurazione e bollo auto

TREVISO L'autovettura di grossa cilindrata che utilizzava quotidianamente nel territorio trevigiano inizialmente era stata immatricolata (ma per poco tempo), con targa italiana a suo nome. Qualche mese più tardi ​un​ ventottenne rumeno residente in un comune limitrofo ​a​Treviso, ha pensato ad un modo efficace, ma illecito, per risparmiare sull'assicurazione e sulla tassa automobilistica. Ha quindi portato la sua autovettura in Romania, dove abita ancora il fratello che si è offerto di fargli da prestanome per l'immatricolazione fittizia del suo veicolo.

Tornato in Italia, dal 2010 ha continuato a circolare continuativamente su territorio italiano con targa rumena, sino al pomeriggio di domenica, quando è stato fermato da una pattuglia del​ Nucleo Operativo della Polizia Locale. Vari accertamenti tramite banche dati nazionali ed internazionali hanno poi fatto emergere la verità. La violazione al Codice della Strada commessa dal giovane ha una particolare rilevanza sia dal punto di vista fiscale che assicurativo. Basti pensare alla difficoltà di reperire il proprietario di un veicolo straniero nel caso in cui venga commesso un sinistro stradale con fuga del responsabile, stante la complessità di reperirne la reale residenza. Non per ultima, l'intestazione fittizia di un veicolo straniero consegue una notevole problematicità di notifica di verbali o altri atti legati all'utilizzo dell'auto. Il conducente è stato sanzionato per oltre 370 euro, che ha dovuto pagare immediatamente agli agenti di Polizia Locale​ ​​su​ strada, trattandosi di veicolo straniero.

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