TREVISO Cittadini sul piede di guerra ormai da mesi e multe però che continuano ad arrivare imperterrite ogni giorno. Questa è la situazione che vivono da oltre un anno la città di Treviso e il suo centro, bersagliati costantemente di polemiche da residenti, pendolari e turisti per via dei parcheggi blu il cui numero di riferimento è effettivamente illeggibile. In città infatti, per poter parcheggiare il proprio mezzo e non incappare in sanzioni salate, è necessario digitare il numero del proprio park sullo stallo apposito e poi trattenere per se la ricevuta di pagamento utilizzabile in un secondo momento per allungare la sosta da qualsiasi altra colonnina del centro. Il problema però, come segnalatoci a più riprese da diversi cittadini coinvolti, è il fatto che i numeri dei park sui sanpietrini sono ormai cancellati dalle intemperie e dall'usura, impedendo quindi la lettura e la conseguente digitazione sullo stallo per il pagamento. E purtroppo nessuno dell'Amministrazione comunale ha pensato di sostituire il tutto o di trovare un'alternativa al problema.

La soluzione che molti adottano è quindi quella di risalire al numero leggibile più vicino e scoprire così man mano la propria cifra, ma spesso questo non è possibile perchè sono molteplici le scritte rovinate anche nella stessa zona. Una testimonianza è quella del nostro lettore Leone Vendramin che a settembre ci scrisse questo: "Un esempio è Piazza Pio X, è tutta ridotta così. Io ho preso una multa, ma non si legge nessun numero nel mio parchegggio, cosa dovrei fare? Pagarla o fare ricorso?". Dello stesso avviso però è anche il consigliere Davide Acampora: "Dopo le mie numerose segnalazioni, anche a mezzo stampa, la situazione non è cambiata. I cittadini che devono parcheggiare in centro non riescono a pagare il ticket perché molti numeri sugli stalli sono cancellati...e poi fioccano le multe! Ribadisco quindi la mia convinzione: più soldi per le manutenzioni, soprattutto nei quartieri, e meno soldi buttati in inutili progetti di creazione di nuove piazze e pedonalizzazione forzata!".