VITTORIO VENETO Otto laboratori di musica per dieci persone con disabilità del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto (www.piccolorifugio.it). Otto ore, una alla settimana e il mercoledì mattina, in cui hanno a disposizione diversi piccoli strumenti musicali - soprattutto maracas e tamburelli - e l'opportunità, attraverso gli esercizi proposti, di esprimersi, di rilassarsi, di creare. E' questo il regalo che ha fatto, al Piccolo Rifugio, I AM (www.iamvittorioveneto.it), azienda vittoriese che si occupa di servizi alla persona e comunicazione. Da settembre, sul tatami del salone polifunzionale del Piccolo Rifugio, sono iniziati gli incontri, guidati dalla specialista di I AM dott.ssa Elèna Soldan, i quali proseguiranno fino a metà novembre.

PERCHE' LA MUSICA E' TERAPIA PER GLI OSPITI DEL PICCOLO RIFUGIO?

“Il battito ritmico delle percussioni rispecchia il battito del cuore – spiegano dal Piccolo Rifugio. - E' solo uno degli esempi di come attraverso l'attività musicale aiuta gli ospiti del Piccolo Rifugio anzitutto ad entrare in comunicazione con sè stessi e con la propria interiorità. Attraverso la musica, inoltre, tutte le persone, con o senza disabilità, riescono a esprimere i propri sentimenti ed emozioni: al Piccolo Rifugio questo canale di espressione diventa ancora più importante, perché c'è chi non ha la possibilità di esprimere con le parole ciò che porta nel cuore".

"Per le persone con più grave disabilità che partecipano, inoltre, anche il movimento fisico di raccogliere lo strumento e muoverlo con la coordinazione necessaria per fare musica è un utilissimo allenamento. L'attività in gruppo, e l'incoraggiamento dell'operatrice specializzata, danno ai nostri uomini e donne la motivazione a fare, e raddoppiano la soddisfazione per i risultati. Per tutti questi motivi noi del Piccolo Rifugio siamo particolarmente grati a I AM, che ha voluto regalare questo ciclo di incontri di attività musicale e ci auguriamo che la collaborazione possa proseguire e consolidarsi nel tempo". I AM solitamente offre attività musicale per l'infanzia, ma volentieri ha accettato di sperimentarsi nell'attività con persone disabili adulte.